Quattro i progetti finanziati: la Città della Conoscenza a Bologna, il Polo dell'Osservanza a Imola, Brasimone ed Ex-Cartiera Burgo in Appennino
Il Ministero
dell’Interno ha assegnato le risorse ai soggetti attuatori, selezionati dalle
Città metropolitane, dei “Piani Urbani Integrati” del Piano nazionale di
ripresa e resilienza (PNRR). Nel territorio bolognese verranno così finanziati
progetti per 157 milioni di euro che la Città metropolitana
aveva candidato al Ministero il 22 marzo 2022.
I PROGETTI FINANZIATI
Rigenerare con la
conoscenza la Grande Bologna (Comune di Bologna), 106,6 milioni
- Area del “Ravone”:
49,6 milioni di euro
- Polo della Memoria
Democratica (Stazione 2 agosto 1980 e Bolognina): 30 milioni
- Dopolavoro
ferroviario: 12 milioni
- Via della
Conoscenza: 10 milioni
- Nuovo museo del
bambino al Pilastro: 5 milioni
Il progetto presentato
dal Comune di Bologna ha la finalità di dare impulso all’attuazione della Città
della Conoscenza. Gli interventi finanziati interessano cinque diverse
aree: al “Ravone” è prevista l’acquisizione di 14 ettari da parte del Comune e
la rifunzionalizzazione ecosostenibile degli edifici e delle aree ferroviarie
dismesse, con finalità di interesse pubblico. Alla Stazione 2 agosto 1980 è
prevista la realizzazione della sede del “Polo della Memoria Democratica”, con
interventi di rigenerazione diffusa per la città della conoscenza e la
creazione del percorso della memoria in zona “Bolognina”. Al “Dopolavoro
Ferroviario” è prevista la rifunzionalizzazione delle strutture esistenti per
la realizzazione di un parco con sede di attività culturali. Al “Pilastro”
verrà realizzato il nuovo Museo del Bambino. A completamento degli interventi,
è prevista la “Via della Conoscenza”, un sistema di connessione ciclopedonale
verde e blu volto al miglioramento della qualità ambientale e del profilo
digitale della Città della Conoscenza.
Il Futuro
dell'Osservanza – Polo della Conoscenza, Scienza e Ricerca (Nuovo Circondario
Imolese), 15,279 milioni
La proposta
d’intervento del Comune di Imola prevede la rigenerazione di parte dell’ex
complesso psichiatrico dell’Osservanza a supporto di interventi già in corso di
realizzazione da parte dell’Università di Bologna e del comune di Imola. Gli
interventi finanziati includono la riqualificazione, in chiave moderna ed
ecosostenibile, di immobili e aree che andranno a servizio delle attività
dell’Accademia Pianistica e che promuoveranno la ricerca, l’innovazione e lo
sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, oltre a fornire nuovi servizi ai
cittadini.
Centro di ricerca ENEA
Brasimone: per una maggiore attrattività dell'Appennino (Unione dei Comuni
dell’Appennino Bolognese), 11 milioni
- Interventi di
miglioramento dell’accessibilità al sito e alla riqualificazione di alcuni
edifici del complesso: 7 milioni di euro
- Intervento di
rifunzionalizzazione della stazione ferroviaria del Centro di Mobilità di San
Benedetto Val di Sambro, come punto di accesso al polo ENEA: 4 milioni
Il progetto al Centro
di Ricerca ENEA sul lago Brasimone si pone come obiettivo il miglioramento
dell’attrattività del polo come hub per la ricerca e l'innovazione tecnologica,
prevedendo interventi volti al miglioramento dell’accessibilità al sito e alla
riqualificazione di alcuni edifici del complesso. L’intervento include inoltre
la rifunzionalizzazione della stazione ferroviaria del Centro di Mobilità di
San Benedetto Val di Sambro, come punto di accesso al polo ENEA.
Rigenerazione
dell’Area della Ex-Cartiera Burgo (Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese),
8,725 milioni
Il progetto relativo
alla ex Cartiera Burgo, nel comune di Marzabotto, prevede il recupero dell’area
industriale dismessa, per rilanciare l’attrattività della zona. Gli interventi
più rilevanti sono la creazione di un hub per start up innovative e
l’inserimento di laboratori di ricerca, con un’attenzione particolare ai temi
del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, mediante la de-sigillatura
del suolo e l’inserimento di un parco fluviale al servizio della comunità,
connesso alla Ciclovia del Sole.
Il 10% delle risorse
totali, pari a 15.733.700 euro, sarà destinato al finanziamento di
interventi immateriali di promozione di attività sociali, culturali ed
economiche e/o di attività di innesco e accompagnamento quali processi
partecipativi, di comunicazione, da ripartire proporzionalmente tra i Soggetti
attuatori delle proposte.
Come previsto per
tutti gli interventi finanziati dal PNRR, la conclusione dei lavori è prevista
per marzo 2026.
“Bologna riceverà
tutta la somma proposta – spiega il sindaco metropolitano Matteo Lepore –
un risultato molto importante per il quale ha lavorato tutta la Giunta e lo
staff tecnico del Comune e della Città metropolitana, che ringrazio. È un
risultato storico perché con queste risorse sbloccheremo tutto il tema delle
aree ferroviarie dismesse e Bologna città della conoscenza inizierà a prendere
forma. Con questa proposta nasce un progetto unico a livello metropolitano che
individua quattro poli fondamentali che farà compiere a Bologna un salto di
livello nazionale ed europeo. Scegliamo la conoscenza e la ricerca come fattori
chiave per rendere il nostro territorio attrattivo e un asset di livello
internazionale".
Cosa sono i Piani
integrati
Con il Decreto legge
n.152 del 6 novembre 2021, convertito in legge con D.n.233 del 29 dicembre
2021, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono
state assegnate alle Città metropolitane le risorse per l’attuazione della
linea progettuale «Piani Integrati - M5C2 - Investimento 2.2», per un ammontare
complessivo pari a 2.493,79 milioni di euro per il periodo 2022-2026, di cui
157,34 milioni di euro alla città metropolitana di Bologna. Tali risorse sono
destinate alla realizzazione di progetti volti a favorire una maggiore
inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di vulnerabilità,
promuovendo la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione
e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree
pubbliche.
Il percorso della
Città metropolitana di Bologna
La Città metropolitana
di Bologna aveva richiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare le
loro progettualità, attinenti alle finalità della Linea di investimento,
assicurandone inoltre la rispondenza con i tre macro-obiettivi individuati dal
Sindaco metropolitano, ovvero la transizione ecologica e il
contrasto al cambiamento climatico, la riduzione delle disuguaglianze e
delle fragilità e la valorizzazione e lo sviluppo del sistema della conoscenza e
della ricerca, obiettivo al quale era stato dato particolare
valore. I progetti dovevano, inoltre, assicurare un ampio rilievo
metropolitano.
Tra le 67 proposte
progettuali ricevute, 4 proposte sono state selezionate per il finanziamento,
relative a interventi con una dimensione territoriale di rilievo metropolitano
o sovracomunale e attuativi delle politiche e delle strategie contenute negli
strumenti di programmazione e pianificazione metropolitana (Piano Strategico
Metropolitano, Piano Territoriale Metropolitano, Piano Urbano della Mobilità
Sostenibile).
Segnalato da Dubbio
Nessun commento:
Posta un commento