Il Consigliere regionale Marco Mastacchi: “ Uno schiaffo ai programmi già progettati”
di Letizia Rostagno
E’ arrivata in Aula la risposta dell’assessore Corsini alla richiesta del Consigliere Mastacchi di dare avvio alla realizzazione di un ascensore e di un parcheggio pubblico a Vado, così come previsto e inserito nella progettazione della tangenziale di Vado e gli interventi di adeguamento sulla rete viaria regionale, in particolare sulla ex SS 325 fin dal 2008 (delibera n. 182 del 2008).
La risposta è stata uno schiaffo a quelli che sono gli intendimenti (a parole) di tanti dei programmi che la Regione sta promuovendo, a partire da quelli di potenziamento e promozione del ripopolamento della montagna e della viabilità slow e green e una dimostrazione chiara di mancanza di lungimiranza e di visione globale del territorio.
Partiamo dalla risposta:
con la delibera n.182 del 2008 la Giunta si impegnava, aggiornando al triennio
2008-2010 il piano di interventi di adeguamento sulla rete viaria regionale (in
particolare sulla ex SS 325) a destinare parte delle somme indicate nella
delibera per le tangenziali urbane, alla realizzazione del parcheggio e
dell’ascensore della stazione di Vado. La Regione si era assunta l’impegno
grazie al fatto che Autostrade per l’Italia (ASPI) si sarebbe assunta l’onere
di 14.300.00 euro dei 16.800.00 previsti, mentre a carico dello Stato e della
Regione sarebbero stati solo 2.500.000 euro, nei quali la stessa Regione aveva
compreso l’ascensore e il parcheggio.
In seguito,
venendo a mancare i fondamentali trasferimenti statali (Legge Bassanini) e a
seguito di approfondimenti tecnici, la Regione ha deciso di non dare seguito
alla realizzazione della tangenziale di Vado e di conseguenza nemmeno
all’ascensore e al parcheggio.
Nel rispondere,
l’assessore sottolinea inoltre il fatto che, essendo
stato il finanziamento per l’ascensore e il parcheggio legato alla proposta di
realizzazione della tangenziale, decadendo quello, decade automaticamente anche
questo.
“Si evidenzia che
il finanziamento con risorse destinate alla
viabilità poteva essere ricompreso nelle
somme destinate alla realizzazione della complessiva
tangenziale di Vado come opera ad esse connessa. Avendo
deciso di non dar seguito al
progetto di tangenziale, il finanziamento delle
sole opere relative all’ascensore e
al parcheggio non potrebbe più rientrare in
un futuro programma, ora disciplinato dall’articolo
167 della legge regionale n. 3.”
La situazione attuale è però per certi versi profondamente
mutata rispetto al 2008 e certe valutazioni andrebbero aggiornate da parte
della Regione.
La
stazione di Vado, sulla linea “Direttissima” Bologna-Prato è stata recentemente
oggetto di lavori di adeguamento, previsti all’interno del progetto di
adeguamento della linea trasporto merci agli standard europei c.d. “Sagoma
PC80”, necessari per realizzare la nuova rete centrale TEN-T (rete transeuropea
dei trasporti).
Vado
è anche una delle stazioni di testa del sistema ferroviario metropolitano e
regionale e il paese sarà nel prossimo futuro oggetto di numerosi cambiamenti
che auspicabilmente contribuiranno a migliorare la vita dei cittadini e del
territorio:
-
Si
è ormai concluso l’iter di approvazione del progetto di dismissione del pezzo
di autostrada A1 adiacente, dismissione che una volta finalizzata consentirà la
realizzazione del parco fluviale, realizzazione il cui costo sarà di
molto superiore a quello previsto per la tangenziale di Vado (si parla del
doppio).
-
A circa 200 metri dalla stazione
è quasi terminata la realizzazione della Casa della Salute quale presidio
territoriale sanitario e qui troveranno posto i medici di medicina
generale, i pediatri, la specialistica, i servizi infermieristici e il punto
prelievi, per offrire un servizio territoriale di continuità alle nostre
comunità per entrambe le vallate del Setta e del Sambro.
-
L’attuale depuratore, ormai in
disuso da più di 10 anni e situato nei pressi della stazione, dovrebbe
essere a breve smantellato da Hera (il termine era stato fissato per il
2021) e si propone come area ideale per un parcheggio.
Si
capisce come la stazione e una sua più agevole fruizione siano punti nevralgici
sia per chi nel territorio vive che per chi nel territorio lavora o transita e
per un maggiore sviluppo dello stesso.
Questi
adeguamenti renderebbero la stazione pienamente operativa, in modo da favorirne
l’accesso anche a tutti coloro che usufruiranno della Casa della Salute,
aumentando nel contempo le possibilità di parcheggio in vista di un
intensificarsi del traffico di utenti.
Il fatto che
non venga realizzata la tangenziale non
rende automaticamente inutili e obsoleti il parcheggio e l’ascensore.
La loro realizzazione diventa al contrario e in virtù di tutti gli sviluppi
previsti e in gran parte già approvati, essenziale e urgente. Come fa notare il
Consigliere Mastacchi nel suo intervento “la Casa della
salute è
posizionata, rispetto alla stazione, a
un dislivello di alcune decine di metri e per raggiungerla bisogna
fare il
giro del paese percorrendo a piedi un tratto molto
lungo e pericoloso perché su strade molto vecchie
e non strutturate con percorsi pedonali dedicati. Considerato che gli utenti
della Casa
della salute saranno persone fragili, è facile ipotizzare che sceglieranno
il treno come mezzo di trasporto, dal momento che l’auto, vuoi per le
condizioni della viabilità di tutta questa parte di appennino, vuoi per le
difficoltà di parcheggio in loco, vuoi per oggettive difficoltà degli utenti,
non sarà un mezzo incentivato.”
La futura presenza di un parco
fluviale, di percorsi ciclabili, nonché la promozione della mobilità Green e la
riduzione di emissioni inquinanti insieme a ogni azione che incentivi l’Agenda
2030 vanno chiaramente nella direzione di un potenziamento dell’utilizzo del
treno.
Alla luce di tutte queste
considerazioni quello per l’ascensore e del parcheggio della stazione di Vado è
un investimento non solo di una politica lungimirante e vicina al territorio,
ma sempre più essenziale e necessario.
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