domenica 14 novembre 2021

FINESTRE SULLA FILOSOFIA

Pubblichiamo un altro degli ultimi lavori di Marco Leoni, indimenticato amico che curava questa seguita rubrica di cultura filosofica. Lo inviò poche settimane prima di lasciarci, il 21 luglio scorso . Desideriamo ricordarlo così, con la filosofia, materia che tanto lo affascinava e che ha approfondito fino agli ultimi tempi della sua vita. 

Tratta della Scolastica, filosofia cristiana del Medioevo.



di Marco Leoni


LA SCOLASTICA : 

una introduzione



( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )



Abbiamo visto la Patristica cioè la filosofia cristiana dei padri della chiesa, in particolare il pensiero di Agostino.


Ora vediamo la
Scolastica e in questo percorso ci occuperemo di tre pensatori. Vedremo uno dei fondatori della scolastica che è Anselmo d’Aosta, S.Anselmo , poi il massimo esponente della Scolastica che è Tommaso d’Aquino, S. Tommaso e poi vedremo il decostruttore , il critico della scolastica che è Guglielmo da Occam che santo di fatto non sarà proclamato.

Che cosa intendiamo con scolastica ?

Col termine scolastica si indica appunto la filosofia cristiana del Medioevo , filosofia che veniva insegnata nelle scuole , da cui il termine scolastica da appunto scola.

Nelle scuole religiose infatti venivano insegnate la filosofia e la teologia e il termine scolastica deriva appunto dalla filosofia insegnata nelle scuole del tempo , parliamo dunque dell’anno 1000, 1100, 1200 .

Il termine scolastica indicava in modo particolare lo “scolasticus“ che era l’insegnante nelle scuole medioevali , il formatore delle arti liberali del trivio e del quadrivio , cioè la grammatica , la retorica e la logica ed anche la dialettica , mentre con le arti del quadrivio invece intendiamo l’aritmetica , la geometria , la musica e l’astronomia .

In queste discipline troverà poi spazio la teologia e la filosofia.

Per gli scolastici la teologia era superiore alla filosofia che invece per i greci e per i romani era la somma disciplina. Per gli scolastici era la disciplina secondaria , prima la teologia poi la filosofia .

Come si svolgevano le lezioni ?

Innanzitutto c’erano due tipi di lezioni , la prima lezione era la Lectio che era un commento a un testo e poi c’era la disputatio, cioè una disputa con tesi e contro tesi e in questo caso bisognava portare delle argomentazioni per cui serviva la retorica cioè parlare bene e in modo convincente e serviva la dialettica, cioè saper criticare la tesi dell’avversario in modo solido argomentativo e stabile e non in maniera emotiva .


Qual è il tema portante della scolastica ?

Il tema portante della scolastica sarà il RAPPORTO RAGIONE-FEDE .

Nella scolastica è centrale il tema dell’educazione dell’uomo: si pone quindi un problema pedagogico che è il problema di tutti i percorsi scolastici .

Le scuole devono essere formative , devono formare e crescere il buon uomo che per questi filosofi, per questi “ magister “ è anche un buon cristiano. Buon uomo e buon cristiano sono sinonimi all’interno di queste scuole .

RAPPORTO RAGIONE - FEDE .

La scolastica è la filosofia cristiana del medioevo e deve partire da quel problema che già Agostino aveva individuato: che rapporto c’è fra l’uomo razionale e l’uomo che ha fede ?

Se la fede e la ragione sono due vie che non si toccano mai, non è possibile fare filosofia, dunque gli scolastici devono capire come far intrecciare, intersecare, lambire, far toccare la via della ragione e la via della fede .

Tertulliano diceva: CREDO CUI ABSURDUM EST e se la via è credere assurdità, irrazionalità non c’è filosofia; se invece noi vogliamo fare un percorso filosofico dobbiamo porci la questione di che rapporto ha la ragione, l’uomo come uomo razionale che rapporto ha con la fede che è un anelito e una speranza. Non possiamo tenere la speranza separata dalla ragione, ragione e fede devono toccarsi, dunque la ragione deve aprirsi alla fede e la fede alla ragione e soprattutto la fede non può essere solo un atto irrazionale ma deve essere un atto che ha a che fare con la ragione .

Per questi autori la fede è superiore alla ragione.


Da qui dobbiamo partire , ovvero secondo gli scolastici la verità a cui giungere è già data. Questa è la grande differenza fra la filosofia greca e quella scolastica .

Per gli scolastici c’è una verità, la verità e DIO, la verità è quella delle scritture e questa verità è già data.

Dunque un radicale filosofo della meraviglia e della scoperta libera ti direbbe ‘non ci sarà filosofia nella scolastica’ , può darsi , invece la loro filosofia è così da intendere : c’è una verità DIO uno e trino , DIO esistente , DIO che è verbo e logos. Con la ragione filosofica riesco a raggiungere DIO?

Ve lo rispiego con questa metafora del mare, del porto, della nave: la filosofia greca è una nave che parte da un porto e si getta nel mare aperto e non sa dove arriverà perché per i greci la filosofia è una ricerca molto libera, senza mitizzarli, perché effettivamente non c’è la verità d’arrivo, per Socrate la verità è una ricerca così come per Platone, Anassimandro, Talete, Democrito .

Per gli scolastici la filosofia è una nave che messa in mare ha già un porto dove deve arrivare e questo porto è DIO, questo porto è la verità intesa come logos, verbo, cioè il verbo che si fa ragione e la ragione si fa verbo. E’ una ricerca meno indipendente perché il punto di approdo c’è già , tu sai dove la tua barca deve attraccare, in un porto dove c’è DIO , dove c’è appunto ovviamente la verità .

Dunque la scolastica deve tenere conto della verità religiosa, della tradizione religiosa, non è mai una filosofia antitradizionalista ma deve fare lambire, toccare la ragione con la tradizione.


Che rapporto c’è fra filosofia e teologia ?

Ho già detto prima che la teologia è superiore alla filosofia, filosofia ancella della teologia .

La filosofia come ricerca è al servizio della teologia, la teologia si serve della filosofia per dimostrare l’esistenza di DIO .

La scolastica si occupa di alcuni problemi fondamentali .

Primo problema il rapporto RAGIONE - FEDE cioè tutti gli scolastici affrontano questo rapporto.

Secondo problema l’esistenza di DIO, tutti gli scolastici provano a dimostrare l’esistenza di DIO.

Ora prevale nel mondo la seguente posizione: io credo in DIO e se tu mi chiedi ‘dimostrami perché credi’ io ti posso dire tranquillamente ‘io ci credo perché ci credo’ e non devo portarti delle prove .

Però rimane un problema, cioè una questione, l’esistenza di DIO che per gli scolastici è la questione principale.

Terzo problema : il dibattito sugli universali. Cosa sono gli universali? sono i concetti, le idee, le idee uomo, animale, albero, bene che Platone ubica nel mondo delle idee. Le idee, i concetti sono nella mente di DIO o nella mente dell’uomo? Le parole, i concetti sono simboli che rappresentano un’entità realmente esistente o sono delle convenzioni? Semplifico ancora: il linguaggio rispecchia concetti che sono delle entità realmente esistenti nella mente di DIO o nell’aldilà, o i concetti sono semplici convenzioni, le parole delle convenzioni?

Questo tema lo affrontiamo di meno perché sappiamo che il linguaggio è una convenzione o almeno così ci comportiamo .

Ultimo grande tema è quello del male , il male rispetto a DIO, il male rispetto all’uomo, l’uomo di fronte al male, DIO di fronte al male. Queste sono le grandi tematiche ovviamente affrontate .

Per il tema della virtù, secondo Tommaso l’uomo deve ambire ad avere delle virtù e virtù sono anche delle virtù politiche .

Chiudo dicendo che ci sono diversi periodi della scolastica, noi vedremo quello della fondazione con Anselmo d’Aosta intorno al 1000 , 1100 poi vedremo la fioritura l’apoteosi della scolastica nel 1200, poi vedremo il lento declino della scolastica nella seconda metà del 1300 .

Vedremo questi tre autori per avere un’idea della filosofia Cristiana .




Nessun commento: