Gli uffici comunali di ogni città italiana potranno verificare che la targa associata ad un contrassegno sia abilitata ad accedere nelle zone a traffico limitato e alla sosta negli spazi riservati
Al via la nuova
piattaforma per il contrassegno
unificato disabili europeo (CUDE),
il cui decreto attuativo è stato registrato ieri dalla Corte dei Conti.
Tale piattaforma, istituita presso il Ministero
delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, permetterà agli
uffici comunali di ogni città italiana di verificare
che la targa associata ad un contrassegno sia abilitata ad accedere nelle zone
a traffico limitato e alla sosta negli spazi riservati.
Ieri la presentazione in conferenza stampa, con
la presenza del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Enrico Giovannini, della Ministra per le Disabilità, Erika Stefani, e del
sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, delegato Anci per la disabilità.
CUDE, la
nuova piattaforma
“Il nuovo sistema – spiega l’Ansa –
favorirà l’accesso delle persone con disabilità munite di contrassegno alle
Zone a traffico limitato di tutti i Comuni, senza dover comunicare, di volta in
volta e con un preavviso di uno o due giorni, l’ingresso nelle singole aree
soggette a restrizioni al transito”.
Qualsiasi Comune o agente accertatore su
strada, mediante l’indicazione
della targa, può accedere alla piattaforma per verificare facilmente e
velocemente se il veicolo possiede i requisiti per:
·
transitare nelle Zone a
Traffico Limitato (sistema delle white-list per i varchi ZTL);
·
sostare nei parcheggi riservati
ai disabili;
·
ogni altro diritto o
prerogativa eventualmente connessi alla titolarità del CUDE
“Le persone con
disabilità incontrano ancora tantissime difficoltà per realizzare appieno le
loro attività ed esercitare il
proprio diritto alla mobilità – ha sottolineato il Ministro Giovannini. – La piattaforma
che presentiamo è un passo avanti importante nell’ottica della semplificazione
e del miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità
attraverso la tecnologia”.
“Il sistema informatico è in sviluppo, sarà pienamente operativo entro tre mesi e
sarà molto facile da utilizzare: la persona che registrerà il veicolo
attraverso la piattaforma avrà la possibilità di condividere queste
informazioni, non dovrà fare altro. Ci potranno essere aggiustamenti, proprio
perché gli utenti potranno suggerire ulteriori miglioramenti necessari”, ha
concluso il Ministro Giovannini.
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