Prevalgono soggiorni brevi e prenotazioni “last minute”. Boom di richieste negli agriturismi con piscina come in quelli che includono attività sportive e ricreative. Agricoltura e turismo delle aree interne opportunità vincenti per l’attrattività del territorio»
di Barbara Bertuzzi
Soggiorni brevi spesso di una notte soltanto, magari prenotati “last minute” e con un occhio attento al prezzo. Va
per la maggiore la vacanza “mordi
e fuggi” nei
1200 agriturismi emiliano-romagnoli.
«In
questa seconda estate dell’era del Covid, è straniero un turista su dieci e
vacillano le prenotazioni dall’estero: sono già arrivate parecchie disdette a
causa della variante delta». Gianpietro
Bisagni, presidente di Agriturist Emilia Romagna, che riunisce gli
agriturismi associati a Confagricoltura, non nasconde la preoccupazione
tuttavia si dice ottimista. «C’è anche chi ha aperto una nuova struttura nella
delicata fase di ripresa dell’economia e del turismo del Paese. Gli agriturismi
con piscina o quelli che includono attività sportive (460 strutture circa in
regione) e ricreative (340), registrano il tutto esaurito per il mese di
agosto. Il turista cerca tranquillità e benessere, vuole divertirsi all’aria
aperta e praticare hobby in sicurezza. Quindi ad essere premiate – spiega
l’imprenditore agrituristico piacentino - sono le strutture che hanno ampliato
l’offerta di servizi e pacchetti dedicati (bike tour, trekking, maneggio, pesca
ma anche cammini del cibo, degustazioni di prodotti esclusivi, assaggi di vino
finanche menu salutisti) e che hanno puntato su una comunicazione ad
hoc, diretta al proprio target di riferimento».
Cambia pure lo scenario dei principali paesi di provenienza del turista straniero.
«Crescono belgi, olandesi e svizzeri. Seguono a ruota i turisti francesi e
tedeschi, completamente assenti invece gli americani e gli extraeuropei in
generale», sottolinea Bisagni
Marcello Bonvicini, presidente regionale di
Confagricoltura rilancia le potenzialità dell’agriturismo in
regione: «Agricoltura e turismo delle aree interne sono
opportunità vincenti per l’attrattività e lo sviluppo del territorio tanto
più se abbinate alle 44 Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, volano del made in Italy
nel mondo».
Così Augusto Congionti, presidente
nazionale Agriturist: «Un soggiorno in agriturismo non è semplicemente una stanza in
campagna dove, magari, si può anche mangiare o acquistare un prodotto tipico. È
molto di più, perché consente un’immersione profonda in un territorio, con la
sua comunità, le tipicità, la storia, le tradizioni, la biodiversità e i suoi
sapori. Siamo ottimisti proprio perché la nostra offerta è unica nel suo genere
e al lago, al mare, in montagna, in collina o in pianura siamo pronti a ospitare
sempre più persone».
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