sabato 17 luglio 2021

Ancora una giornata di disservizi e ritardi per i pendolari della Ferrovia Porrettana

RFI incapace di arginare i guasti alle infrastrutture e informare gli utenti

 


 di Valerio Giusti

Comitato per la Ferrovia Porrettana

Per i pendolari della linea ferroviaria Porrettana il caos è iniziato di buon mattino. Il treno 17733 delle 6:30 da Bologna e il treno 17740 delle 7:18 da Porretta hanno patito un ritardo di circa 30 minuti a causa dell’ennesimo guasto al deviatoio di Riola. 



Nessuna novità dal punto di vista informativo; i primi annunci sono stati emanati dopo la nostra segnalazione alla Direzione Commerciale di TrenitaliaTper che, titolare del contratto di servizio, si è premurata, come sempre, di sollecitare RFI a dire qualcosa…

Nel pomeriggio l’apoteosi. A causa di un duplice guasto al sistema di distanziamento tra Marzabotto e Casalecchio si è verificato il blocco totale dei treni per almeno un’oretta:

Da Porretta:

17764 delle 13:22, ritardo di 13 minuti

17770 delle 14:22, ritardo di 49 minuti

 17774 delle 15:22, ritardo di 18 minuti

Da Bologna:

17763 delle 14:04, ritardo di 31 minuti

17767 delle 15:04, ritardo di 62 minuti

17771 delle 16:04, ritardo di 35 minuti.

Soppressi 4 Marzabotto (17769, 17772, 17773, 17780) e il 17766 minuti 40 di ritardo.

In serata tutti i treni partiti da Bologna dalle 18:34 alle 21:04 hanno patito ritardi medi di circa 10/12 minuti (17781, 17783, 17787, 17789, 17791). Motivo? Forse ormai superfluo. E chi deve rientrare a casa dal lavoro?? Taluni si lasciano ancora sfuggire vibranti imprecazioni ma nella maggior parte dei pendolari serpeggiano frustrazione e rassegnazione mentre cercano di capire dove sia finito il proprio treno annaspando inutilmente tra app e tabelloni.

Molti compagni di viaggio sono, addirittura, quasi irritati nel leggere il nostro puntuale bollettino di disservizi che appare, oramai, esclusivamente un ripetitivo necrologio del Servizio Ferroviario Metropolitano senza alcuna prospettiva di una positiva soluzione. Così come appare quasi ridicolo aver completamente rinnovato il materiale rotabile per restare fermi sulla linea, a bordo di treni nuovi fiammanti, aspettando comunicazioni che arrivano prima da Facebook e dai social che dagli altoparlanti e c’è una sensazione diffusa che le istituzioni abbiano completamente perso il controllo della situazione.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che L'Italia sia l'unico paese al mondo dove, ai responsabili di questi continui disservizi, non venga fatto nulla. Se ricevessero multe o licenziamenti magari si darebbero più da fare.