L'Azienda USL di Bologna informa:
Ictus ischemico, epilessia, Demenza con corpi di Lewy, malattie di Alzheimer e sindrome di Down. Sono i temi sui quali, per i prossimi 3 anni, i ricercatori dell’IRCCS, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, svilupperanno i loro progetti di ricerca. Con 1 milione e 652 mila euro, il Ministero della Salute ne ha finanziato 4, 2 dei quali coordinati da giovani ricercatori, grazie ai quali i professionisti potranno acquisire nuove conoscenze e proporre soluzioni innovative per migliorare la gestione clinica dei pazienti.
I
progetti
Ictus
ischemico.
Rendere la trombolisi una pratica più diffusa e sicura per la cura
dell’ictus. È l’obiettivo del progetto di ricerca coordinato da
Andrea Zini, Direttore della Neurologia Ospedale Maggiore e Rete
Stroke Metropolitana dell’ISNB. Nelle prime ore dopo la trombolisi,
aumenta nel paziente il rischio di emorragie cerebrali ed
extra-cerebrali. Il farmaco somministrato durante questo trattamento,
infatti, oltre a sciogliere il coagulo responsabile dell’ictus,
consuma il fibrinogeno, una proteina della coagulazione i cui
livelli, se troppo bassi, possono causare emorragie. I ricercatori,
con uno studio randomizzato, verificheranno se è possibile prevenire
questi fenomeni con l’infusione di fibrinogeno in pazienti che ne
hanno subito un calo dopo la trombolisi. Il progetto è stato
finanziato con 450 mila euro.
Epilessia. Francesca Bisulli, neurologa del Programma Epilessia dell’ISNB, coordinerà uno studio per individuare i geni coinvolti in forme di epilessia focale farmacoresistente e migliorare l’individuazione del paziente candidabile all’intervento chirurgico. In un terzo delle persone che soffrono di questa malattia, infatti, le crisi sono farmacoresistenti, ovvero non rispondono ai farmaci. In questi casi la chirurgia, che consiste nella rimozione dell’area del cervello da cui si originano le crisi, può determinarne la guarigione. Il progetto è stato finanziato con 450 mila euro.
Demenza con corpi di Lewy. L’esposizione alla luce blu può migliorare i sintomi della Demenza di Corpi di Lewy e garantire quindi un miglioramento della qualità della vita dei pazienti? È la domanda alla quale il gruppo di ricerca coordinato da Micaela Mitolo, neuropsicologa e giovane ricercatrice del Laboratorio Neuroimmagini dell’ISNB, cercherà di rispondere. La Demenza con corpi di Lewy è una patologia neurodegenerativa invalidante tra i cui sintomi compaiono anche deficit delle abilità visuospaziali, allucinazioni, disturbi del sonno. I ricercatori studieranno, anche con tecniche di Risonanza Magnetica Funzionale, il ruolo di un particolare gruppo di cellule della retina – le cellule ganglionari che esprimono melanopsina – coinvolte nella sincronizzazione dell’alternanza sonno-veglia la cui alterazione contribuisce al peggioramento dei disturbi cognitivi e dell’invecchiamento fisiologico. Il progetto è stato finanziato con 302 mila euro.
Alzheimer
e Sindrome di Down.
Sviluppare un esame del sangue per diagnosticare precocemente la
malattia di Alzheimer in persone con sindrome di Down. È l’oggetto
di studio del progetto coordinato da Maria Giulia Bacalini, giovane
ricercatrice e responsabile del Laboratorio di Brain Aging dell’ISNB.
I ricercatori valuteranno diverse molecole di potenziale interesse,
prodotte dalle cellule del sangue in seguito a processi infiammatori
o rilasciate direttamente dal cervello a causa della
neurodegenerazione. La Medicina ha migliorato di molto la qualità di
vita delle persone con sindrome di Down aumentando anche
l’aspettativa di vita, che oggi può superare i 60 anni. Tuttavia,
la maggior parte di questi adulti è soggetta ad un invecchiamento
precoce, con rischio elevato di sviluppare la malattia di Alzheimer
già attorno ai 40 anni. Anticiparne la diagnosi permetterebbe di
implementare interventi terapeutici mirati per ritardare e limitare
gli effetti della neurodegenerazione. Il progetto è stato finanziato
con 450 mila euro.
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