La risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna presentata dai due consigliere regionali:
Premesso che la “Porrettana” è una storica linea ferroviaria lunga quasi 100 km che collega Bologna a Pistoia transitando per i comuni Sasso Marconi, Marzabotto e Alto Reno Terme;
che da oltre dieci anni i pendolari della linea ferroviaria Porrettana – principalmente studenti e lavoratori che quotidianamente si muovano lungo la linea appenninica, da e verso Bologna – subiscono continui disservizi (cancellazioni di corse, ritardi, sovraffollamento, impianti di riscaldamento/raffreddamento malfunzionanti, ecc.), spesso aggravati dall’assenza dei sistemi d’informazione all’utenza;
Igor Taruffi |
che negli ultimi giorni, si sono avute incredibili problematiche nella circolazione, in progressione costante. Come denunciato pubblicamente dal Comitato per la Ferrovia Porrettana, si sono registrate le seguenti deficienze:
- giovedì 2, il guasto di un passaggio a livello a Borgonuovo ha causato la cancellazione di tre treni e il ritardo da 15 a 60 minuti di un’altra dozzina;
- venerdì 3, a causa del guasto di un altro passaggio a livello tra Marzabotto e Sasso Marconi:
- Treno 6336 delle 5:00 da Porretta, 37 minuti di ritardo
- Treno 6338 delle 5:50 da Porretta, 16 minuti di ritardo
- Treno 11551 delle 6:30 da Bologna, 36 minuti di ritardo
- Treno 6341 delle 7:04 da Bologna, 34 minuti di ritardo;
- sabato 4, è stato cancellato a Riola per un guasto il treno 6338 partito da Porretta Terme alle 5:50;
- lunedì 6, altra giornata di gravi disservizi causati del guasto di uno scambio (deviatoio) a Sasso Marconi.
Da Bologna:
- 11551 delle 6:30, ritardo di 30 minuti;
- 6341 delle 7:04, ritardo di 46 minuti;
- 6343 delle 8:04, ritardo di 33 minuti.
Da Porretta:
- 11430 delle 6:08, ritardo di 36 minuti;
- 6340 delle 6:40, ritardo di 45 minuti;
- 11470 delle 7:18, ritardo di 32 minuti;
- 6342 delle 7:50, ritardo di 25 minuti.
Considerato che
nel programma di mandato 2020-2025 della Giunta regionale, è stato espressamente previsto di “garantire la sostenibilità del sistema dei trasporti durante e dopo l’emergenza Covid-19”, a seguito della considerazione che quello dei trasporti è un settore che, sia nella fase emergenziale che in quella successiva, presenta significative criticità, in quanto le norme di contenimento e prevenzione del contagio ne abbassano drasticamente l’efficacia e la sostenibilità economica.
Secondo la Giunta regionale, “l’effetto immediato sarà un trasferimento di elevate quote di domanda su altre modalità di trasporto: questo processo, se non guidato, si tradurrà in un incremento massiccio di traffico automobilistico, con immaginabili effetti sulla sostenibilità e il rischio dell’annullamento di decenni di politiche volte alla sostenibilità ambientale del sistema. Dall’altra parte, il sistema di trasporto pubblico ha visto negli ultimi due decenni importanti politiche di efficientamento economico, che ne hanno garantito la gestione con costi certi e un sempre minor ricorso alla contribuzione pubblica: la caduta di capacità dei mezzi pubblici, oltre a modificare le esigenze di mobilità, mina fortemente questo equilibrio e impone una profonda riorganizzazione del sistema al fine di conservarne l’efficacia e garantirne la sostenibilità”.
Anche per questo motivo, la Giunta regionale ha dichiarato di volere supportare una mobilità sostenibile e “green” (cfr. Programma di mandato 2020-2025, cit.), mediante “il potenziamento e la qualificazione del trasporto su ferro” che sarà “al centro dell’azione regionale, al pari dell’intermodalità dei trasporti (ferro, gomma, trasporto aereo e vie d’acqua)”. Le azioni indicate dalla Giunta regionale dovranno quindi costituire parte integrante del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima.
Rilevato che
il mancato sostegno ad una corretta mobilità ferroviaria per la linea Porretta-Bologna, oltre a tradursi in un evidente conflitto con le azioni di supporto alla “mobilità green” (e quindi in contrasto anche con tutte le politiche assunte dalla Regione per il miglioramento ambientale e della qualità dell’aria; cfr. tra tutte, il PAIR 2020), penalizza enormemente la resilienza degli abitanti della fascia appenninica, che invece avrebbero necessità – come ricorda il Programma di mandato 2020-25 della Giunta regionale – di ricevere pieno sostegno, in quanto “risorsa per l’intera comunità, in termini ambientali, sociali ed economici”, mediante l’implementazione della rete dei servizi e delle occasioni di lavoro.
Tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale
ad adottare ogni iniziativa ed azione di propria competenza, affinché le problematiche ed i disservizi relativi alla Ferrovia Porrettana, tuttora ricorrenti nonostante i vari interventi di manutenzione svolti negli ultimi tempi, possano essere definitivamente eliminati, così da garantire anche agli abitanti della fascia appenninica l’accesso senza ostacoli e senza penalità al trasporto ferroviario.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 ottobre 2020
Sollecitata da Dubbio
3 commenti:
Sì sì, manutenzione come la chiusura estiva della linea per "manutenzioni" non meglio precisate nella quale... non è stato fatto un tubo.
Tanto nel pubblico fare o non fare, lo stipendio lo porti casa senza se e senza ma.
Solita aria fritta dei politici.
propongo il licenziamento di tutti i consiglieri regionali e se occorre lo scioglimento delle Regione E.R. fino a quando non avremo una classe dirigente seria, non servile.
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