L’ottava edizione delle “Clementine contro la violenza sulle donne” si trasferisce on line. Iniziativa in collaborazione con Soroptimist
di Barbara Bertuzzi
Il Covid-19 non ferma l’iniziativa benefica a sostegno delle donne vittime di violenza, anzi, ne accentua il messaggio perchè gli ambienti familiari già compromessi rendono le donne più vulnerabili e meno capaci di chiedere aiuto. Così prende il via, in versione digitale, l’ottava edizione delle “Clementine contro la violenza sulle donne”, promossa da Confagricoltura Donna, in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, per sostenere la rete dei Centri Antiviolenza D.i.Re (80 strutture in tutta Italia) in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere.
Confagricoltura Donna e Soroptimist invitano ad aderire alla campagna “Orange the World” per l’eliminazione della violenza di genere e a collegarsi a http://www.confagricolturadonnacalabria.it/ per acquistare una cassetta di clementine. Questi frutti sono diventati simbolo dell’antiviolenza nel 2013, dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, accoltellata e poi bruciata viva dal suo fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.
«Sfruttando le potenzialità della rete – spiega la presidente di Confagricoltura Donna Emilia Romagna, Rosanna Scipioni - la vendita delle Clementine antiviolenza sarà on line, facendole arrivare direttamente a casa delle persone. Il ricavato sarà devoluto ai Centri Antiviolenza aderenti a D.i.Re, tra cui la Casa delle Donne onlus di Bologna, che da oltre venti anni accoglie la richiesta di aiuto delle donne che subiscono violenza. Non si deve più permettere che i diritti della donna siano messi in discussione, calpestati e gravemente lesi, a livello psicologico e fisico, nonché pagati con la vita. L’arancione delle clementine che le imprenditrici di Confagricoltura Donna offrono in aiuto alla causa di tutte le donne – continua Scipioni - rappresenta un segnale di speranza, ma i fatti ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga e richiede l’impegno di tutti, famiglie, scuola, luoghi di lavoro, istituzioni. Il valore simbolico del progetto – conclude - è accresciuto dal fatto che le clementine IGP arrivate direttamente dalla Calabria sono frutto dell’impegno delle donne in agricoltura e della loro capacità di realizzare sogni e impresa, affrancandosi da una dipendenza economica che è spesso all’origine di un rapporto sciagurato».
Alessandra Oddi Baglioni, presidente nazionale di Confagricoltura Donna, sottolinea: «Tanto più quest’anno, che ha visto aumentare, con il lockdown, gli abusi domestici, non intendiamo lasciare soli, nell’emergenza, i centri antiviolenza. Per far fronte alle difficoltà organizzative, a causa dell'imperversare della pandemia non potremo, però, scendere fisicamente nelle piazze con le nostre profumatissime, sane e saporite clementine e le commercializzeremo on line, devolvendo il ricavato a D.i.Re».
«La violenza si combatte cambiando la cultura e lottando contro gli stereotipi di genere, con un lavoro paziente sulle nuove generazioni e aiutando le donne a raggiungere l’indipendenza economica per renderle libere di scegliere. Nello stesso tempo, bisogna supportare i centri antiviolenza che svolgono un lavoro capillare sui territori con azioni concrete», ha aggiunto la presidente nazionale Soroptimist, Mariolina Coppola.
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