di Marta Evangelisti
Gruppo Uniti per l’Alternativa della Città metropolitana di Bologna
“Esprimo disappunto per l’ennesimo disservizio relativo ai servizi postali sul nostro territorio che non mancherò di rappresentare in Città metropolitana, mediante un’interpellanza al Consigliere delegato all’Appennino. Appreso infatti che il Sindaco di Vergato ha già inviato apposita segnalazione già nelle prime settimane di Ottobre, si ritiene che quanto sta accadendo sia inaccettabile e si auspica quindi, un’azione dell’ente metropolitano a supporto e difesa di questi servizi, magari con un’azione concertata tale da rafforzarne la portata per tutto il territorio dell’Appennino.
Ho
raccolto infatti segnalazioni di cittadini della frazione di Tolè,
nel Comune di Vergato, i quali mi hanno raccontato come questa
mattina si siano recati presso l’ufficio postale trovando la porta
di accesso ancora chiusa alle ore 8,50 quando l’ingresso sarebbe
previsto alle ore 8,20.
Alla gente che ha stazionato lungamente
anche sotto all'acqua non è stata fornita successivamente alcuna
spiegazione.
Occorre
rilevare come che l'Ufficio Postale di Tolè sia aperto tre giorni
alla settimana e sullo stesso gravitano frazioni dei Comuni limitrofi
quali: Bortolani, Vedegheto, Rodiano, S.Prospero, Monte Pastore,
Cereglio, ecc…
Alle 8.50 molti Cittadini sono venuti via e
l'Ufficio era ancora chiuso.
La riduzione di orario di questo ufficio ha già penalizzato il territorio e simili disservizi contribuiscono a disincentivare l’utenza, abbassando poi i numeri delle operazioni cosicché finisce che ci si rivolge altrove, con conseguenti tagli da parte di Poste SPA.
Rilevato come in generale i servizi in montagna dovrebbero sempre rispondere a logiche diverse dal mero fatturato, chiederemo di valutare la riapertura giornaliera dell’Ufficio come chiedono i cittadini - considerata anche la difficoltà di lunghi tempi di attesa all’aperto in questa stagione invernale con pandemia in corso - o quantomeno un potenziamento dell’orario del servizio. In territori in cui si fa fatica anche a telefonare, determinati servizi non possono e non debbono comunque essere sostituiti dalle “app” che anche Poste oggi si mette a consigliare. Ritengo che anche nella richiesta di corretta e puntuale erogazione di questo servizio la Città metropolitana debba essere presente, anche attivando prontamente il costituito Tavolo per la salvaguardia delle reti e dei servizi”.
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