Milioni
di tonnellate di prodotti ortofrutticoli stanno attualmente affluendo
in ipermercati e supermercati nazionali. L’Accademia Nazionale di
Agricoltura, volendo dare un contributo alla tutela della salute dei
cittadini e al contempo mettere in corretta luce il comparto
agroalimentare nazionale, invita i cittadini che, per le necessarie
limitazioni governative, non possono fare giornalmente la spesa, a
scegliere prodotti freschi e già confezionati. Invita altresì
i produttori e la filiera agroalimentare a predisporre in
maniera protetta i prodotti ortofrutticoli, specie quelli a più
rapida deperibilità, in confezioni da 250 – 500 – 1.000 g (a
seconda della varietà trattata).
di
Lorenzo Bonazzi
L’Accademia Nazionale di Agricoltura, vista
l’attuale situazione di grande emergenza sanitaria che sta
attraversando il Paese, intende sensibilizzare i produttori, la
filiera agroalimentare italiana e la stampa sull’esigenza
di consumare più ortofrutta nazionale perché fresca e ricca di
contenuti ed elementi salutistici. Inoltre, ai fini
igienico-sanitari, ritiene importante che l’ortofrutta venga posta
in vendita preconfezionata in contenitori sigillati.
Il
settore ortofrutticolo, in questo momento, sta attraversando un
periodo di relativa tranquillità non avendo ancora raggiunto l’apice
produttivo e quindi riesce agevolmente a preconfezionare le attuali
produzioni stagionali legate a fragole, peperoni, zucchine,
melanzane, cavolfiori, cavoli cappucci, broccoli, radicchi, carciofi,
asparagi. bietole da costa, lattughe, scarole, finocchi e sedani,
ecc. Infatti, queste produzioni stanno arrivando al consumatore ben
selezionate, calibrate e imballate.
Tale
comportamento deve essere attentamente posto in atto anche nelle
prossime settimane in quanto, con l’inizio delle grandi produzioni
stagionali, l’attività distributiva potrebbe subire un
rallentamento nel processo di confezionamento specie per frutta,
patate e pomodori, che rappresentano la grande fetta dell’annuale
produzione ortofrutticola italiana (25 milioni di tonnellate).
Gli
attuali regolamenti dati dal Governo ai cittadini in materia di
afflusso alle rivendite alimentari (supermercati, ipermercati e
distribuzione specializzata) può comportare una maggiore permanenza
delle derrate ortofrutticole nei negozi stessi. L’Accademia invita
a prestare particolare attenzione all’inevitabile precoce
deperimento che alcuni prodotti possono avere se non conservati in
celle frigorifere, come ad esempio le orticole e gli asparagi, in
quanto risentono dei caldi diurni e vanno rapidamente a maturazione.
In
un momento di crisi come quello che il nostro Paese sta ora vivendo
si chiede di porre un’attenzione particolare all’economia
dell’agroalimentare italiano che deve essere sì sostenuta e
tutelata per l’importante ruolo socio-lavorativo che riveste per
l’Italia, ma soprattutto per la qualità e la sicurezza (ben
certificata dalle Autorità preposte) dei propri prodotti
indispensabili presidi per la salute dei cittadini.
L’Accademia
Nazionale di Agricoltura invita i produttori e la catena
agroalimentare italiana a prediligere il collocamento sui mercati, o
nelle grandi catene della GDO, di prodotti ortofrutticoli
preconfezionati al fine di conservare la qualità alimentare in un
ambiente in sicurezza igienico-sanitaria, ed è certa che i
consumatori apprezzeranno particolarmente l’ulteriore
impegno.
Infatti
il consumo di prodotti ben sigillati è una strategia sicura e
igienica in un momento di grave infezione come quello che stiamo
vivendo e permette di accedere alla spesa in maniera più saltuaria
per continuare a mantenere uno stile di vita sano e rispettoso della
salute.
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