martedì 3 marzo 2020

Coronavirus: dati economici, richieste e task force Ue

La Commissione Ue presenta il 'Corona response team'

Dubbio segnala:

La Commissione Ue presenta il 'Corona response team', una task force europea per affrontare l'emergenza del coronavirus e ne farà parte anche il commissario Paolo Gentiloni (Economia). Ad annunciarlo è la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che sottolinea come l'agenzia del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) abbia portato il livello di rischio del coronavirus da 'moderato' ad 'alto'.
L’epidemia mondiale da coronavirus rischia di frenare pesantemente l'economia. La crescita del Pil globale dovrebbe rallentare ulteriormente, al 2,4% nel 2020, contro il 2,9% del 2019. Lo prevede l'Ocse nel giorno della presentando l'Interim Economic Outlook, che tiene conto del potenziale impatto del virus sull'attività economica. La previsione viene tagliata di 0,5 punti rispetto alle precedenti previsioni di novembre. A cominciare dalla Cina, ormai stimata sotto la soglia del 5% (4,9%) di Pil nel 2020, prima di una prevista risalita oltre il 6% nel 2021.
L'Ocse taglia le stime di crescita anche al nostro Paese, che era accreditato di un +0,4%.
Nel contempo l’Istat pubblica i dati relativi alla spesa delle famiglie nel 2019. Il Pil aumenta dell’1,2% rispetto all’anno precedente.
“Dal lato della domanda interna nel 2019 si registra, in termini di volume, una crescita dell’1,4% degli investimenti fissi lordi e dello 0,2% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate dell’1,2% e le importazioni sono diminuite dello 0,4%”.
Per quanto riguarda l’impatto economico dell’epidemia da Coronavirus, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, sottolinea che non bisogna “creare allarmismo, ricordare che è un virus a bassa letalità, però interessa categorie sociali che dobbiamo tutelare, ed è per questo che chiediamo l'aiuto di tutti".
Zaia quindi aggiunge di aver sentito “Bonaccini e Fontana, stiamo preparando un documento come governatori delle tre regioni maggiormente colpite di richiesta di una serie di misure che suggeriremo per le microimprese e per le imprese in generale".
“Visto che il momento è tragico – rileva Zaia - bisogna ad esempio attingere alla cassa integrazione in deroga, perché non si può mettere la gente in ferie perché non c'è lavoro”.
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, evidenzia il rischio di “una ricaduta pesante per l'economia in tutto il Paese e, in maniera significativa, nelle tre regioni che, da sole, contribuiscono a circa metà del Pil italiano”.
Bonaccini evidenzia alcuni provvedimenti: “dallo sblocco di risorse per la cassa integrazione al tema dello spostamento dei mutui, la necessità di accesso al credito per le imprese e, per me, occorre chiedere all'Europa che si possa superare il Patto di stabilità perché abbiamo bisogno di misure urgenti per l'economia”.
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, attende "aiuti che consentano di ripartire. La nostra economia sta subendo un danno". “Per ora – aggiunge Fontana - ci sono provvedimenti solo per le zone rosse, ma bisogna iniziare su tutto il resto della regione”.
Per il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, "il Governo ha preso provvedimenti insieme alle Regioni corretti".
"Entro venerdi il Piemonte – annuncia il presidente Alberto Cirio – metterà in campo una serie di misure straordinarie per il sostegno dell'economia. L'obiettivo è non rimanere fuori dalle aree più in crisi, abbiamo messo a punto oggi la ricetta che intendiamo presentare al premier Giuseppe Conte nell'incontro in programma mercoledì con una delegazione delle Regioni”.
La regione Marche ha attivato un tavolo tecnico per introdurre misure regionali a sostegno del mondo produttivo danneggiato dall'emergenza coronavirus, spiega il presidente Luca Ceriscioli: “bisogna pensare anche alla ripartenza del sistema produttivo”.
Infine l'Ocse invita l'Unione europea a modificare temporaneamente le norme sugli aiuti di Stato e a consentire piu' margini di manovra nelle norme di bilancio per le economie piu' colpite dalla diffusione del Coronavirus.

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