martedì 19 settembre 2017

Le Banche di credito cooperativo di Vergato e Banca di Parma entrano in Emil Banca.

Il progetto di aggregazione ha avuto il via libera da Banca d’Italia.   Il 22 ottobre si esprimeranno i Soci dei tre Istituti 
Come annunciato da Daniela Ravaglia in più occasioni, continua l'indispensabile operazione di riorganizzazione e razionalizzazione della struttura bancaria emiliano romagnola. Operazione indispensabile per mettere le banche non solo emiliano romagnole in grado di sostenere l'urto dei tempi nuovi imposti dal mercato globale che impone competitività, flessibilità e competenza.
Dopo la fusione dello scorso febbraio con il Banco Cooperativo Emiliano che ha dato vita ad una delle più grandi Bcc d’Italia, a Emil Banca si uniscono altre due realtà del credito cooperativo: Bcc di Vergato, un’ex cassa rurale con alle spalle più di un secolo di storia e un’ottima solidità patrimoniale, e Banca di Parma, la Bcc nata pochi anni fa che con questa aggregazione diventerà più solida e competitiva.
Presidenti e Direttore
Le assemblee degli Istituti coinvolti nell’operazione di fusione per incorporazione si terranno il prossimo 22 ottobre e se i Soci daranno il via libera avrà decorrenza dal 1 dicembre.
 
Dopo questa operazione Emil Banca potrà contare su 47.300 soci e circa 155 mila clienti di cui ben 22.380 aziende locali. Il patrimonio ammonterà a 341 milioni di euro di cui 105 milioni costituiti da capitale sociale mentre i mezzi amministrati raggiungeranno circa i 7,37 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro di impieghi e 4,8 miliardi di euro di raccolta). Le filiali della Banca saranno 89 ed i dipendenti 734. Il territorio di competenza vedrà un consolidamento della presenza su Parma e un allargamento nell’alta valle del Reno, nell’Appennino Bolognese, dove Emil Banca è già presente e radicata.
Quest’operazione è un altro importante passo anche verso la razionalizzazione del Credito Cooperativo in vista della creazione del gruppo nazionale targato Iccrea a cui tutte e tre le Bcc coinvolte nella fusione avevano già dato adesione. Una razionalizzazione oggi indispensabile visto i sempre più stringenti vincoli patrimoniali
e il sempre più complesso sistema normativo a cui anche le piccole banche debbono rispondere”, ha dichiarato il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni, che ha aggiunto: “Le assemblee dei soci delle tre Bcc saranno convocate, in contemporanea, il prossimo 22 ottobre. Se i soci daranno il loro assenso alle fusioni, la nuova Emil Banca sarà ancora più forte e competitiva e riuscirà ad assolvere più efficacemente il proprio ruolo di banca di sistema a livello regionale senza perdere la propria specificità di Bcc”.
Negli ultimi mesi la nostra Banca si è interrogata molto sul tema della propria continuità aziendale - ha dichiarato il presidente della Bcc di Vergato, Viviano Fiori - Non tanto sulle prospettive di breve periodo, visto che la nostra attuale adeguatezza patrimoniale non desta preoccupazioni, quanto per la consapevolezza dei crescenti vincoli di compliance normativa che implicano la presenza in azienda di uffici sempre più competenti e strutturati, con inevitabili riflessi sui costi. La scelta di unirci ad Emil Banca è stata quindi la strada più logica e naturale per mantenere inalterato il nostro modo differente di fare banca all’interno però di una struttura che ci aiuterà ad essere ancor più utili al nostro territorio di riferimento”.

"Considero molto importante per Banca di Parma la conclusione positiva del percorso che ha portato all'aggregazione in Emil Banca - ha commentato il presidente di Banca Parma, Alfredo Alessandrini (nella foto)  - La struttura patrimoniale ed economica e la dimensione della Banca che nasce da questa aggregazione garantiscono la prosecuzione e lo sviluppo dell'idea progettuale che ha originato Banca di Parma: offrire una presenza forte del credito cooperativo e dello spirito che lo anima nel nostro territorio".
In un periodo di gradi cambiamenti per le banche, ed in particolare per quelle di credito cooperativo, in meno di un anno siamo riusciti ad unire sotto un unico tetto ben quattro realtà cooperative dando vita ad una Bcc che, nonostante le dimensioni regionali, non ha perso l’anima solidale e che ancora oggi, grazie anche alla preziosa opera dei nostri comitati soci locali, ha mantenuto il proprio cuore sul territorio - ha commentato il direttore generale Emil Banca, Daniele Ravaglia - Con questa ultima operazione riusciremo a migliorare il presidio nell’Appennino Bolognese, un territorio che ci vede protagonisti da oltre 110 anni e ovviamente nella città di Parma, continuando a migliorare la nostra efficienza e adeguatezza patrimoniale”.

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