di
Massimo Gnudi
sindaco
di Vergato
La
proposta presentata e approvata nel Comitato di Distretto del 15
settembre, a seguito di un importante lavoro di approfondimento
tecnico e di relazioni istituzionali a vari livelli, riafferma il
ruolo strategico del presidio vergatese nel contesto di una offerta
di servizi integrata nel distretto dell'Appennino.
La
riorganizzazione infatti accresce il ruolo dei presidi ospedalieri,
come quello di Vergato, nel rapporto con le attività territoriali:
tutto ciò richiede però da parte dell'Ausl conseguenti scelte
organizzative. Al termine del percorso istituzionale che coinvolgerà
la Conferenza Territoriale socio-sanitaria metropolitana e
l'Assemblea Legislativa regionale prenderà avvio il riordino che si
svilupperà in un arco temporale di due-tre anni e richiederà
adeguati investimenti.
Sono
confermati il Pronto Soccorso 24 ore su 24 con la presenza di
personale specializzato nella gestione della emergenza, la Medicina
interna che verrà supportata con un coinvolgimento di professionisti
di diverse specializzazioni, il Day Hospital oncologico, la dialisi.
Vengono introdotti nuovi servizi, ci saranno nuovi posti letto per
cure intermedie e un centro di riabilitazione. Ci sono alcuni
aspetti dell'attività specialistica di ortopedia che richiedono un
approfondimento tecnico, quale l’attività di day surgery
con la definizione dei codici di intervento nel rispetto dei livelli
di sicurezza.
Verranno
potenziati i servizi della Casa della Salute di Vergato che avrà un
ruolo di “perno” di una rete delle Case della salute, con
l'introduzione di nuovi servizi quali ad esempio l’odontoiatria.
I servizi diagnostici verranno potenziati anche attraverso un
migliore utilizzo delle tecnologie donate dai cittadini di Vergato.
L'impegno
dei sindaci, delle associazioni, dei cittadini, insieme alla
disponibilità dell'Ausl e del distretto, hanno avuto un ruolo
determinante per rivedere la riorganizzazione territoriale ed
ospedaliera.
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