lunedì 23 gennaio 2017

Trovato piuttosto 'alticcio' alla guida della sua auto, gli vengono ritirati il mezzo e la patente. Poche sere dopo, ancora alticcio, se la prende con il cancello della caserma e pretende di essere accompagnato a casa con la volante. E' finito in carcere.

Appiedato il mercoledì perchè 'ubriaco fradicio', il sabato, dopo una bevuta che non gli ha fatto dimenticare la disavventura, ha preteso di essere accompagnato a casa con la volante. I Carabinieri invece di assecondarlo, lo hanno trasferito direttamente in cella. 

E' successo a Sant’Agata Bolognese e protagonista della curiosa vicenda è un 45enne francese disoccupato, che dovrà rispondere per violenza, minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali.

Sabato sera, intorno alle 18.30, il 45enne si è presentato, a piedi, davanti alla caserma dei Carabinieri e ha iniziato a prendere a calci il cancello d’ingresso, gridando che voleva essere accompagnato a casa a bordo dell’autoradio dagli stessi militari che qualche giorno prima gli avevano ritirato la patente di guida. Il mercoledì pomeriggio precedente, infatti, i Carabinieri avevano denunciato l'uomo perché, da quanto era ubriaco, stava guidando un’auto in uno stato di “incoscienza” tale da rischiare di andare a sbattere, da un momento all’altro, contro le altre vetture in transito. Sottoposto alle analisi del sangue , l’automobilista era risultato positivo al test con un valore altissimo, pari a 4,11 g/l.

Il 45enne, così, invece di fare i conti con la coscienza e riflettere sulle conseguenze penali, non solo ha continuato a bere alcolici, ma, sabato sera, ha aggredito un Maresciallo dei Carabinieri che, sentendo le urla e i tonfi, era uscito dalla caserma per avere spiegazioni. Una volta ammanettato, il 45enne si è tranquillizzato, dopodiché è stato fatto salire sull’autoradio dei Carabinieri per andare, non a casa, come richiesto, ma in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista per la mattina odierna.
In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il 45enne è stato condannato a sei mesi. Adesso si trova agli arresti domiciliari.

 Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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