giovedì 3 novembre 2016

Viabilità delle valli del Reno e del Setta: il piatto piange.


Di Giulio Fanti.

Abito all'Altopiano Marconi, quindi a Borgonuovo, e sono uno dei tanti che attende da anni l'apertura del Casello per poter così sfuggire alla morsa quotidiana della Porrettana e di Casalecchio.

Pur con qualche incertezza, avevo gioito per l'avvio dei lavori per la realizzazione della nuova struttura che tuttavia, dopo qualche ‘scavetto’ qua e là, si sono, mi pare, pressoché ‘arenati’.

Notizie dal Comune o dalla stampa: praticamente nessuna.

Chiacchierando con amici, conoscenti e ‘compaesani’ ho tristemente dovuto verificare che  cominciano a circolare le voci più disparate, prive di fonti certe e che quindi voglio considerare come nulla più che ‘voci di paese’. E’ comunque triste poiché a fronte delle chiacchiere c’è la realtà dei lavori mai iniziati.
Taluni parlano di un 'dietrofront' di Autostrade in merito al Casello, di uno slittamento dei tempi in attesa di ultimare quello di Valsamoggia, oppure di una modifica del progetto alla luce del recente benestare alla costruzione della Nuova Porrettana.
Favole metropolitane? Forse.
Resta tuttavia il fatto che le ruspe sono ferme e di operai non c'è più l'ombra.

Mi chiedo se c’è qualche notizia certa in merito e quindi se ho ancora qualche speranza di trascorrere più tempo al lavoro o a casa invece che in fila all'altezza di San Biagio o del Calzevecchio.

Da un incontro informativo abbiamo appreso:

Proprio in questi giorni sono arrivate le avanguardie di operai, tecnici e attrezzature, per avviare l'intervento atteso da Fanti. La ditta che ha vinto l’appalto del casello Borgonuovo è la stessa che ha realizzato il casello Valsamoggia. I lavori per quest'ultimo casello sono terminati per cui l’azienda trasferisce ora in toto la sua ‘truppa tecnico-operativa' a Borgonuovo.

I tecnici che hanno riferito sul casello Borgonuovo hanno assicurato che anche i tempi per la realizzazione del doppio 'tubone' della nuova Porrettana a Casalecchio saranno rispettati.

Non si hanno notizie invece in merito all’ultimazione del casello di Rioveggio. Speriamo che anche per questo si dia il via alle macchine operatrici e si arrivi presto alla conclusione.

L’impressione che le valli del Reno e del Setta siano state dimenticate è concreta. La viabilità di questa parte della provincia è certamente la ‘cenerentola’ del bolognese e non solo.

Ci sono voluti 10 anni per vedere realizzato il semplicissimo intervento di normnalizzazione all'ex casello di Sasso Marconi.
Il ritardo ha costretto per tutti questi anni  gli automobilisti della valle del Setta a una 'incredibile' uscita dall'ex casello, a dover percorrere la rotonda, per poi rientrare, trovarsi nello stesso punto dell'uscita e finalmente a poter riprendere il percorso utile per raggiungere la nuova Porrettana. 

Alla faccia del risparmio, del buon senso, dell'inquinamento, dell'ambiente e della funzionalità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo i rappresentanti del popolo ,una volta eletti, non hanno le capacità organizzative e politiche per imporre le impellenti opere necessarie alle valli del Reno e Setta, ma pensano solo alle loro poltrone e quindi devono mediare (cioè non fare) con quelle minoranze che queste opere non vogliono.

Anonimo ha detto...

le decisioni vengono prese in sede politica, e sono i nostri venduti, incompetenti e ridicoli politici (specchio perfetto degli italioti) che dobbiamo ringraziare.