lunedì 31 agosto 2015

Torni la leva obbligatoria! Il leader della Lega, Matteo Salvini, propone il ritorno al servizio militare obbligatorio a 18 anni.





Oriana Fallaci odiava la guerra. Lo ha detto e l'ha ribadito. Eppure era riuscita a far dire ad uno dei personaggi dei suoi libri un passaggio straordinario sull'esercito e il servizio militare.
Torna alla mente oggi che il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha lanciato la sua proposta su Facebook: reintrodurremo il servizio militare obbligatorio.
"Il servizio di leva - scrive in una lettera "il Professore", personaggio del libro Insciallah - non è e non deve essere un abuso a subire: deve essere un privilegio a godere, una scuola che taglia il cordone ombelicale ai giovani ancora legati al piccolo cosmo della famiglia, alla mamma che vizia col caffellatte già pronto e il bottone già cucito, al babbo che indebolisce con lo stai-attento-ad-attraversare-la-strada".
Innanzitutto, bisogna sfatare un mito. Non è vero che chi ha "subito" la naja lo ricorda come un periodo di torture e soprusi. Tutt'altro. Quello del militare che annulla l'individuo, che obbliga all'obbedienza, che "la ragione finisce dove inizia l'esercito", è un insieme di luoghi comuni che si sfaldano non appena si parla con i molti (non tutti, certo) che a 18 anni hanno vestito mimetica ed anfibi ed hanno imparato a mettersi sull'attenti. Nei loro ricordi diventa un momento di crescita individuale e di corpo, cioè di comunità, che non lede l'intelligenza della persona. La completa di una disciplina che non viene insegnata nel mondo della scuola (dove tutto è dovuto) e della famiglia (dove le punizioni sono diventate un miraggio). "E se sbaglio - scriveva il Professore della Fallaci - spiegami perché il servizio di leva non si dimentica mai, perché da vecchi se ne parla con malcelata nostalgia, con l'inconfessato rimpianto che si ha di un'esperienza proficua".
La leva militare obbligatoria fa bene al ragazzo che cresce. Lo mette di fronte alle difficoltà, lo educa alla vita, insegna a sapersela cavare con poco. Inoltre, permette di vivere in una società dove molti rispettano delle regole e alcuni le dettano, mondo non molto differente da quello del lavoro. Sistema dove i giovani arrivano più che sprovveduti.
Poi non siamo sciocchi. Privarsi dell'apporto militare di tutti gli uomini adulti è una sciocchezza. L'Italia non combatterà più, si spera, una guerra tra le mura di casa. Ma se è vero - come scriveva la Fallaci - che "nessuna società riuscirà mai ad esistere senza soldati", non ha senso impugnare la bandiera arcobaleno del pacifismo, radere al suolo gli eserciti per evitare la guerra. E' una sciocchezza enorme, prettamente ideologica. La difesa dei confini è una delle condizioni dell'esistenza di uno Stato e di una Nazione. A meno che non si voglia radere al suolo anch'essi (cosa che nel caso dei sinistri pacifismi non escludo), allora l'esercito diventa un'elemento essenziale.
Fare il servizio militare è utile. Lo diceva sempre mio nonno, e forse anche quello di molti altri, mentre raccogliendo le briciole del pane dalla tovaglia ricordava con sofferenza la guerra che odiava. La odiava davvero, eppure la naja, diceva a noi che per volere dell'allora ministro della Difesa Sergio Mattarella ne siamo rimasti esclusi, è una tappa che non può che far bene: riduce i casi di trentenni ancora in casa dei genitori a spese della pensione del povero padre.
Ecco perché anziché un privilegio di pochi, l'esperienza di aver marciato sotto il sole e pulito i cessi maleodoranti della caserma dovrebbe essere privilegio di tutti. Ne trarrebbe vantaggio ogni singolo cittadino e l'Italia intera. Così bisognosa di tagliare ai suoi giovani quel "cordone ombelicale" che li tiene "ancora legati al piccolo cosmo della famiglia".


6 commenti:

Anonimo ha detto...

ai tempi voleva dire anche imparare un mestiere tanto da poter tornare al paesello o emigrare al nord con delle competenze.

poter respirare i "mille campanili" dovendosi adattare alle tante singolarità.

un esempio a caso i tanti che hanno preso la patente militare per la guida di automezzi pesanti e poter poi fare gli autotrasportatori.

se poi qualcuno per giusta causa mi tirerà fuori il nonnismo questo non lo negherei.

ma adesso abbiamo il bullismo cibernetico ed incontrollato. Quindi?

Poi la leva di oggi sarebbe un'altra cosa.

Basta vedere coloro i quali concorrono per entrare nella ferma volontaria.

Anonimo ha detto...

La leva fu sospesa da quei politici che volevano mettere le mani anche sui soldi che servivano per mantenerla. Vi erano solo interessi, più soldi disponibili da rubare.

Anonimo ha detto...

Presto......molto presto ci sarà un gran ribaltone e non sapremo come difenderci e tutti quei poveracci, che poveracci non sono dal momento che si pagano il viaggio in dollari che stanno arrivando senza speranza di una vita migliore, si ribelleranno e ci faranno fuori come capre sgozzate.

Anonimo ha detto...

Perchè nei militari non si ruba? Qualcuno ha mai controllato gli acquisti e dove vanno a finire?
Vogliamo invece fare un servizio civile obbligatorio? Di militari nullafacenti ne abbiamo anche troppi Altrimenti leva obbligatoria solo in polizia o nei carabinieri

Anonimo ha detto...



L' occasione, fa dell' uomo un ladro.

Anonimo ha detto...

Di servizio civile non se ne sente proprio il bisogno, e per farne cosa? Mandarli a fare i servi ai clandestini? Si infiltrerebbero nella gestione i soliti opportunisti politicanti e qui si che si creerebbe una schiera di nullafacenti. Servono militari che producano sicurezza.