Piergiovanni Alleva |
Riportiamo la dichiarazione del
capogruppo regionale di l’Altra Emilia – Romagna, Piergiovanni Alleva :
La vicenda della chiusura delle vecchie
Province, che doveva essere una delle
riforme di razionalizzazione e modernizzazione della Pubblica A amministrazione,
sta virando a grande velocità verso
esiti drammatici ed anche paradossali: ciò che sin da subito hanno temuto
lavoratori e sindacati e cioè che tutto si riducesse ad un risparmio di cassa a
scapito dell’occupazione da una parte e dell’effettivo svolgimento delle funzioni
pubbliche dall’altra, è sotto gli occhi di tutti dal momento che il più nuovo
degli enti risultanti dalla riforma, e cioè la Città Metropolitana, è già in crisi o, per meglio dire, sembra
essere nata morta. Questo è il frutto del dilettantismo con cui il Partito
Democratico, in specifico Renzi e il suo braccio destro Del Rio, hanno
affrontato la questione del riordino degli enti locali partendo dall’abolizione
di enti di lunga tradizione e di permanente utilità quali erano le Province
costituite come enti elettivi e democratici. A quanto pare le Province che
nascono sono null’altro che degli ectoplasmi che scaricano da subito su un
tessuto economico sociale molto provato il problema di migliaia di lavoratori
esodati.
Come consigliere di opposizione vigilerò
e lavorerò affinchè i lavoratori ottengano il giusto riconoscimento della loro
professionalità tramite ricollocazione in altro ente e affinchè i buchi di
bilancio non peggiorino o azzerino i
fondamentali servizi ai cittadini messi a rischio dagli sciagurati tagli
renziani.
2 commenti:
Raccoglierà la sfida il Presidente Bonaccini?
Credo che sarebbe davvero incomprensibile se si sottaresse.
Piergiovanni Alleva capogruppo regionale l'Altra Emilia - Romagna
COMUNICATO STAMPA
BONACCINI SI DICE DI SINISTRA, MA APPOGGIA POLITICHE DI DESTRA. LO INVITO AD UN CONFRONTO PUBBLICO
Applicare o applicarsi l’etichetta di sinistra è un esercizio quanto mai semplice e poco impegnativo mentre assai più impegnativo è spiegare il vero contenuto delle novità normative e metterle a confronto con le norme precedenti.
In questo vorrei veramente che Bonaccini organizzasse un confronto aperto di contenuti e non di slogan e sono convinto che alla fine di una tale disanima nessuno potrebbe affermare che il jobs act sia di sinistra o sia favorevole al progresso delle classi più deboli. Ed è per questo motivo che sono del tutto favorevole alla richiesta del segretario regionale della Fiom Bruno Papignani che dalla Regione non venga nessun incentivo economico ad imprese che abbiano intenzione di utilizzare il jobs act per praticare ai lavoratori vecchi e nuovi assunti le condizioni peggiorative che il jobs act consente.
Che nel jobs act non vi sia una sola norma favorevole ai lavoratori lo affermo nel modo più deciso e sono disposto a sostenere un contradditorio non solo con Bonaccini ma con qualsiasi politico ed esperto del Partito Democratico. Attendo risposta. Intanto l’Altra Emilia – Romagna lavorerà col massimo impegno anzitutto perché diventino universalmente noti i veri pessimi contenuti del jobs act e perché essi siano superati dall’iniziativa politica, contrattuale, referendaria, giudiziaria che una vasta coalizione di veri progressisti riuscirà a realizzare.
23/2/2015
L'Italia e altri Paesi d'Europa dovrebbero diventare confederazioni di province prossime all'autarchia.
Solo dei progetti antipolitici tanto globalisti quanto insensati possono pensare di sopprimerle.
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