Il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna
informa:
E per
difesa, una Katana giapponese. E’ ciò che hanno verificato i Carabinieri di
Vergato durante un intervento a Lama di Reno in comune di Marzabotto per ‘sedare’
una lite fra tre giovani. Pochi minuti prima della insolita verifica i Carabinieri
della Stazione del posto avevano ricevuto una telefonata da parte di C.L. (30enne disoccupato), che
segnalava la presenza di due soggetti sospetti che si aggiravano attorno alla
sua abitazione, probabilmente due giovani con cui aveva litigato alcuni giorni
prima in un bar. C.L. temeva che i due fossero venuti per riprendere la
discussione. Per evitare che la situazione degenerasse, si è portata sul posto una
gazzella che si trovava di pattuglia nei paraggi. I Carabinieri hanno facilmente
individuato i tre soggetti intenti a discutere animatamente in strada.
Avvicinati
dai militari, uno dei tre ha riferito di
essere stato lui ad aver richiesto il loro intervento adducendo di essere stato
minacciato dagli altri due soggetti. Quando i militari gli hanno chiesto
maggiori spiegazioni, ha però iniziato a fornire una serie di fantasiose e
contraddittorie versioni, sino ad invertire addirittura le parti: sarebbe stato
infatti lui a minacciare gli altri, e non il contrario, giungendo ad inseguirli
per strada armato di una spada (del tipo ‘Katana giapponese’). Ai Carabinieri è
parso di capire che C.L. conoscesse già
gli altri due, con i quali aveva fissato
un incontro per restituire una piccola somma di denaro ricevuta in prestito ma,
non volendolo fare, avrebbe telefonato ai Carabinieri per indurli a rimandare
l’appuntamento. Nell’attesa però, avrebbe iniziato a minacciarli: prima dalla
finestra della sua abitazione e poi fuori, sino a rincorrerli in strada armato
della katana (arma rinvenuta nella sua casa). I militari , dopo avergli
sequestrato la spada e ricostruito l’esatta dinamica dei fatti sulla base delle
dichiarazioni di tutti i presenti, hanno denunciato l’aspirante samurai in stato di
libertà per minaccia aggravata e porto abusivo di armi e oggetti atti ad
offendere.
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