giovedì 21 gennaio 2010

Informatica in Comunità 2010

Riceviamo e pubblichiamo


Parte in Emilia Romagna “Informatica in Comunità 2010”

la nuova edizione del progetto nato per facilitare, attraverso l’informatica, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate

Realizzata da CNCA in collaborazione con Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, la quarta edizione del programma raggiungerà oltre 544 persone tra Bologna, Modena, Rimini e Reggio Emilia

Quest’anno l’iniziativa sarà rivolta non solo agli ospiti delle comunità ma anche agli operatori CNCA per migliorare l’informatizzazione del no-profit

20 gennaio 2009 – Profit e no-profit sempre più uniti in nome di un progetto comune che ha obiettivi ambiziosi: la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate. Questo è quello che si propone Informatica in Comunità, una scommessa che dura da quattro anni e che vede come promotori CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.

La quarta edizione del progetto, che a livello nazionale tocca in tutto otto regioni (Toscana, Trentino, Lombardia, Umbria, Calabria, Piemonte, Puglia), coinvolge anche quest’anno l’Emilia Romagna, dove in 5 centri CNCA si raggiungeranno più di 544 persone. Le strutture coinvolte sono il Centro Accoglienza La Rupe Coop Sociale Onlus e La Sorgente di Bologna; la LAG (Libera Associazione Genitori) di Modena; il Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia e la Coop Sociale Onlus Centofiori di Rimini. Inoltre, il progetto amplia i propri confini fino a formare non solo le persone in situazioni di disagio ospiti delle comunità locali (persone con problemi di abuso e dipendenza da sostanze, soggetti con disturbi alimentari o legati alla dipendenza patologica da gioco, persone con disabilità, donne sole con figli a carico, disoccupati), ma anche gli operatori del sociale, per contribuire al miglioramento dell’efficienza del settore no-profit attraverso la formazione.

I corsi, articolati in moduli di 3 ore ciascuno a cui partecipano gruppi di 8 persone per volta, permettono ai partecipanti di apprendere in modo semplice e diretto come usare il pc, dai primi rudimenti ai programmi di videoscrittura e ai fogli di calcoli fino alla navigazione in Internet e all’utilizzo della posta elettronica.

Ma l’informatica può essere una via per la riqualificazione professionale e per il reinserimento nel mondo del lavoro di persone socialmente svantaggiate? E’ questa la domanda e l’obiettivo che si pone quest’anno il progetto. A dare la risposta sono i risultati della terza e ultima edizione, partita a gennaio 2009: dei 4.200 partecipanti a livello nazionale ben 500 hanno intrapreso un percorso di reinserimento lavorativo e oltre 90 a giugno avevano già trovato un impiego. Numeri molto alti, considerando che spesso le persone che frequentano i corsi stanno attraversando un percorso di riabilitazione molto lungo che non permette un immediato ingresso nel mondo del lavoro.

Partner e sostenitore dell’iniziativa è, anche quest’anno, futuro@lfemminile, il progetto di responsabilità sociale ideato da Microsoft Italia in collaborazione con Acer, che negli anni scorsi ha promosso i primi corsi gratuiti per le donne di alcune comunità di accoglienza. Il supporto di futuro@lfemminile nell’edizione 2010, come nelle precedenti, oltre a favorire l’alfabetizzazione informatica di base, sarà focalizzato sull’inserimento nel mondo del lavoro delle donne che hanno preso parte ai corsi.

“Questi corsi permettono di diminuire il digital divide che spesso separa le persone che hanno una buona formazione scolastica da chi, per motivi vari, non ha avuto la possibilità di portare a termine scuole o studi specifici – commenta Matteo Iori, Presidente della Federazione Emilia Romagna del CNCA e membro del Consiglio Direttivo nazionale - Un percorso di questo tipo permette di diminuire il senso di inadeguatezza e di distanza da ciò che è reputato come “la normalità” e contribuisce ad accrescere l’autostima delle persone in stato di disagio. Inoltre, offre la possibilità di acquisire importanti competenze informatiche che oggigiorno sono praticamente necessarie per la ricerca di un impiego. Ovviamente la possibilità di trovare un lavoro è fondamentale per ogni tipo di percorso che voglia diminuire lo stato di disagio delle persone che accogliamo nei nostri centri”.

“Informatica in comunità rappresenta un esempio del grande contributo che può dare l’IT a quella parte di popolazione finora scarsamente raggiunta da programmi di alfabetizzazione informatica: le persone coinvolte nelle precedenti edizioni hanno tratto grandi benefici sia dal punto di vista personale, - spiega Carlo Iantorno, Direttore Innovazione e Responsabilità Sociale di Microsoft Italia -sia dal punto di vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. Tra le persone coinvolte nel 2009, nove su dieci sono convinte dell’utilità che avranno le nuove competenze per la ricerca di un impiego, dato molto importante se consideriamo che molti di loro, quelli con più di 35 anni, non hanno nemmeno potuto usufruire nel loro passato percorso educativo di corsi di informatica come materia di base.

La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità ha deciso di riconfermare anche quest’anno il suo contributo, attraverso percorsi di educazione al lavoro estesi anche nelle nuove regioni coinvolte. Momenti d’incontro che prevedono attività di orientamento professionale e consulenza che, insieme alle competenze informatiche acquisite, mirano a rendere più autonomi nella ricerca del lavoro, cercando di agevolare la reintegrazione delle persone che parteciperanno al progetto.” - Conclude Claudio Soldà, Segretario Generale della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.

Il caso: il Centro di Accoglienza La Rupe

In una delle sedi del “Centro Accoglienza La Rupe”, dove sono stati svolti alcuni corsi, è stato pianificato anche un modulo specifico di educazione al lavoro promosso dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. L’intervento della fondazione ha avuto l’obiettivo di aiutare i partecipanti a individuare un proprio progetto professionale, impostare la ricerca attiva di un lavoro, scrivere un curriculum vitae efficace ed affrontare infine un colloquio di lavoro.

Francesca, una ragazza di 27 anni partecipante alle attività, spiega come ha messo in pratica ciò che ha imparato: “All’interno dell’esperienza svolta, il modulo che mi è piaciuto di più è stato quello dedicato ad Internet e alla posta elettronica. Oltre a piacermi, mi è servito successivamente per la ricerca di un lavoro; mediante le conoscenze apprese sono riuscita a creare il mio curriculum vitae, che ho inviato in seguito tramite Web a diverse agenzie interinali”.

E’ possibile trovare maggiori informazioni, oltre alle testimonianze dirette dei partecipanti ai corsi, all’indirizzo http://www.microsoft.com/italy/about/citizenship/casi/cnca.mspx o all’indirizzo http://www.cnca.it/agire-la-solidarieta/progetti/alfabetizzazione-informatica

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