sabato 30 gennaio 2010

Associazione di mamme


E se la scuola a Rioveggio è carente, se la città ha un complesso religioso sottodimensionato e l’offerta ludico-ricreativa non adeguata, niente paura, ci pensano le mamme, le quali, con poche chiacchiere e molti fatti, per dare una forma ufficiale al loro operare si sono organizzate in associazione denominata AMGELS. Per farne parte non basta essere donne, si deve essere mamma e soprattutto avere bambini in età scolare. Banditi ovviamente gli uomini. Si legge nello statuto “L’associazione si prefigge lo sviluppo di attività educative e sociali indirizzate principalmente ai bambini e ragazzi e alle loro famiglie ed ha lo scopo di diffondere, ideare e realizzare iniziative educative e sociali come occupazione del tempo libero, sostegno scolastico e supporto alle famiglie. Amgels è apolitica”. L’associazione, che colma un vuoto avvertito dalla mamme nelle attese all’uscita delle scuole dei loro figlioli, è ai primi vagiti ed ha già organizzato un corso di ballo e un corso di inglese. Le fondatrici commentano così la loro iniziativa: “C’era bisogno di qualcosa che legasse tra loro i bambini,” spiega con semplicità Monia Lenzi. Fulda Bianco, madre di due bambini, con il peso di una casa e di un lavoro a Bologna, si è presa il compito di fare la presidente: “Mi sono incontrata con queste persone splendide che sanno cogliere l’essenza delle cose”, sottolinea riferendosi alle socie. “Sono delle mamme e questa è la parola che spiega la loro volontà”. Fra le fondatrici anche l’ungherese Teresa Szalai “Vogliamo creare qualcosa di importante per i bambini”. Monica Modini aggiunge: “Ho partecipato perché il mio problema di mamma si attutisce assieme agli altri”. “L’associazione risponde a un problema vero” per Anna Rigobello. Tiziana Ferrari è entusiasta: “Possiamo aiutare moltissime mamme”. Nadia Aldrovandi ha chiaro il fine: “Voglio dare una identità di appartenenza a mia figlia”. Marina Natali conclude: “Vogliamo assolvere alle necessità delle mamme con aiuti anche di sostegno come conferenze tematiche e corsi di aggiornamento”.

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