sabato 29 agosto 2009

Bombe a Monte Sole


“Le bombe di Monte Sole hanno ancora intatta la loro potenzialità distruttiva e maneggiarle senza le dovute precauzioni è pericoloso”. La precisazione è del generale Antonio Torregrossa, ex capo della sezione bonifica ordigni bellici regione Emilia Romagna. Il militare si riferisce all’intervento delle Giacche Verdi che hanno trovato uno dei sentieri di Monte Sole, di cui si prendono cura, invaso da bombe da mortaio uscite dal nascondiglio tedesco del 1944 per l’intervento di un cinghiale. Le Giacche Verdi, nella convinzione che gli ordigni potessero esplodere solo con l’innesco del mortaio e al fine di assicurare la buona fruibilità del sentiero, hanno riposto le bombe nel rifugio dove si trovavano prima dell’azione dei cinghiali e hanno poi avvertito le autorità competenti perché si provveda allo sgombero definitivo. “Se la spoletta è attiva rimangono pericolose per l’incolumità pubblica e privata” ha precisato il generale, “ in quanto il mortaio serve unicamente per attivare la carica di lancio e fare in modo che il proiettile, con la sua carca mortale, giunga a destinazione ed esploda con l’urto della spoletta su un corpo solido”.

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