mercoledì 1 marzo 2023

Bretella Reno-Setta. I sindaci di centro sinistra hanno da ridire.


Era sembrato curioso il fatto che all’invito a Roma del viceministro Bignami per valutare una infrastruttura così importante per le vallate del Reno e del Setta e in discussione da decenni, avessero risposto solo sei sindaci e tutti non di centro sinistra. Soprattutto colpiva il fatto che il sindaco di Grizzana Morandi, proprio il più coinvolto poiché l bretella attraverserebbe il territorio del suo Comune, non ci fosse andato.  Adesso un comunicato chiarisce la questione. Per i sindaci di Centrosinistra non era stata data con ‘congruo anticipo’  la comunicazione dell’invito.

Questi sindaci hanno formalizzato il loro disappunto tramite un comunicato affidato all’agenzia Dire nel quale tra l’altro sostengono che avrebbero dovuto essere presenti all’incontro anche gli altri enti territoriali, come la Regione.  

Bologna Today ne riporta il testo: 

Altolà dei sindaci di centrosinistra sulla bretella Reno-Setta, progetto ripreso con decisione dal nuovo Governo di Giorgia Meloni.

Con una dichiarazione congiunta, i primi cittadini di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel D'Aiano, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto e Sasso Marconi, rispettivamente Giuseppe Nanni, Marco Masinara, Franco Ronchetti, Franco Rubini, Maurizio Fabbri, Sergio Polmonari, Valentina Cuppi e Roberto Parmeggiani, si dicono "sconcertati nell'aver ricevuto l'invito, senza preavviso, a un incontro con il viceministro alle Infrastrutture", Galeazzo Bignami, "che non prevedeva la partecipazione di Regione e Città Metropolitana e senza alcuna convocazione istituzionale da parte del ministero stesso". Lo riporta l'agenzia Dire.

"Ci chiediamo- proseguono i sindaci- a cosa possa servire una tale riunione, quando due organi di governo decisivi per la realizzazione di quest'opera, come ribadito anche nell'odg di Fratelli d'Italia", il testo di Beatriz Colombo approvato dalla Camera, "vengono esclusi, e in assenza di alcuna novità di rilievo da presentare".

"Noi sindaci, teniamo a ribadirlo con grande chiarezza- scrivono ancora- siamo a disposizione del Governo quando si tratta di parlare dei problemi dei cittadini e del territorio e soprattutto per risolverli, sempre con la massima collaborazione istituzionale, fondamentale per dare risposte concrete. Non nascondiamo la preoccupazione poi, nel leggere nell'ordine del giorno già citato e in articoli sui giornali riferimenti a cofinanziamenti degli enti locali e/o a scelte che alla fine spetteranno ai sindaci dei territori".

"Ci sono precisi passaggi istituzionali e precise competenze in merito alle scelte di un ente rispetto a un altro. Non vorremmo che questi passaggi, che paiono marginali ma non lo sono, fossero già un modo di mettere le mani avanti e lasciare il così detto 'cerino in mano' a qualcun altro".

"Chiediamo quindi- affermano i primi cittadini dell'Appennino bolognese- che non si 'usino' i sindaci per interessi elettorali di parte, rischiando di metterli gli uni contro gli altri".

Bignami dunque "si assuma le sue responsabilità con trasparenza e correttezza: lavori con la Regione per proporre al territorio un progetto con modalità di realizzazione, finanziamenti e tempi certi: noi ci metteremo al lavoro, coinvolgeremo le comunità e non mancheremo di ringraziare chi avrà contribuito al risultato. Basta però con le dichiarazioni politiche che, dietro a qualche enunciazione che tutti condividiamo, nascondono la volontà di scaricare la responsabilità su noi amministratori".

I sindaci si dicono infine "pronti a qualsiasi confronto per il bene del nostro territorio, nelle sedi e nelle modalità più consone e corrette. Auspichiamo però che si possano correggere queste modalità, al fine di mantenere l'unità territoriale e soprattutto di raggiungere l'obiettivo di migliorare la mobilità dei cittadini dell'Appennino bolognese, senza fare speculazioni politiche". 

11 commenti:

Anonimo ha detto...

I sindaci ne fanno una questione di metodo e non di merito... il titolo invece lascia intendere che siano contro all'opera, e qui Fabbriani ci mette del suo, essendo stato candidato nel movimento di Mastacchi, continua a fare campagna elettorale...
Fabbriani è lo stesso che mi ha censurato un commento sull'articolo che parlava della visita di Bignami al cantiere del ponte Da Vinci... quando pare a lui, di fronte a commenti deliranti, si erge a paladino per la pluralità delle opinioni, quando invece si ironizza su un politico di destra (il centro non importa più scriverlo ormai...), si viene censurati.
Tra l'altro parliamo di un politico che si è messo da solo nelle condizioni di sollevare ironia e satira nei suoi confronti...
Un consiglio a Fabbriani: cerchi di mantenersi super partes, se vuole che il suo blog continui a essere letto da tutti i cittadini e non solo da quelli schierati politicamente dalla sua parte...

Anonimo ha detto...

Bravissimi, adesso che avete sentito tutti i sindaci, CERCATE DI INTERPELLARE ANCHE I PROPRIETARI DEI TERRENI, oppure pensate di presentargli la torta di merda a cose fatte?

Anonimo ha detto...

La bretella Reno-Setta è un opera in ritardo decenni ! avanti tutta !

Anonimo ha detto...

Se tiri fuori TU i 600 milioni di euro che servono oltre al pedaggio previsto per tutti quelli che dovrebbero passarci, perche' no? Avanti a tutta birra! :)

Giovanni ha detto...

Centro sinistra...e te pareva.

Anonimo ha detto...

Sicuramente sara' una bella torta di m...
La vuoi con la ciliegina sopra?

Anonimo ha detto...

Non la vuole nessuno!!

Anonimo ha detto...

Non me ne frega nulla della futile disputa fra "bretella destrorsa" e "nuova Porrettana sinistrorsa". La verità è che continuiamo a viaggiare su arterie costruite negli anni Sessanta-Settanta ormai vetuste ed ammalorate, e che occorrono anni ed anni per aggiustare un ponte o rimediare ad una frana, mentre sessanta anni fa nello stesso lasso di tempo si riuscì a costruire l'intera Autostrada del Sole da Milano a Firenze, nonchè il collegamento tra Rimini e Bologna. Con tecnologie risibili rispetto a quelle attuali, ma con grande utilizzazione di manodopera ed intoppi burocratici ridotti al minimo indispensabile.

Anonimo ha detto...

Nun ce stanno i soldi !!!

Anonimo ha detto...

La Nonna mi ha detto:
I veri Comunisti (quelli del grande Enrico Berlinguer) parlavano ed agivano!!!
Questi nuovi” pseudo comunisti clonati del PD” non riescono neanche a pensare senza il gobbo suggeritore!
Nel nostro Appennino non abbiamo bisogno di “Sindaci Marionette” né di “lupetti” che ululano a vuoto in questo blog.

Ciao
Cappuccetto Rosso

Anonimo ha detto...

...tanto paga pantalone...