di Danilo Righi
Una coppia di coniugi di Bergamo, in compagnia del loro cagnolino, sono arrivati a Bologna per percorrere la Via degli Dei. Dopo aver superato il Parco Talon hanno proseguito sul sentiero che costeggia il fiume Reno in direzione Sasso Marconi. Le precipitazioni di questi ultimi giorni hanno reso il noto camminamento molto scivoloso, dove, in molti tratti è ricoperto dall’acqua. Giunti in un tratto particolarmente ripido la maglie di 46 anni è scivolata procurandosi una frattura alla gamba. E’ da poco passato mezzogiorno e il marito allerta il 118. Sul posto viene inviata l’ambulanza e la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Rocca di Badolo. Alla paziente, raggiunta dal personale 118 e dai tecnici del CNSAS le è stato immobilizzato l’arto fratturato. Inoltre l’escursionista bergamasca era molto infreddolita. Posizionata nella barella portantina è iniziato il recupero della donna. Manovra fatta con tecniche alpinistiche. IL recupero è stato lungo e tecnicamente molto complesso. La signora è stata poi lasciata all’ambulanza che l’ha accompagnata all’ospedale Maggiore.
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5 commenti:
Questa scivolata disastrosa non si sarebbe verificata se il Ponte di Vizzano fosse stato riaperto almeno ai pedoni, evitando ai numerosissimi frequentatori della Via degli Dei di dover percorrere il fangoso sentiero che collega Parco Talon a Rio Conco. La totale chiusura di questo ponte, in attesa che l'ennesimo Cantiere fantasma operante nel nostro territorio dia segni di vita, è scandalosa!
Si concordo è uno scandalo, che una passeggiata piacevole diventa uno strazio anche i miei figli e i loro amici l hanno fatta ieri e son scivolati tutti in acqua son arrivati a badolo che erano esausti
Si ma siete capenti? Avete visto quanta pioggia è scesa? Avete idea di come sia quel sentiero? E poi cosa c'entra la chiusura del ponte di Vizzano in questo episodio? Se le condizioni del terreno non lo consentono, non si percorrono certi sentieri... Cosa volete? Che li asfaltino? Mah...
Consiglio l'anonimo delle 9:44 di ripassare la topoografia locale. Il percorso della via degli Dei, frequentato annualmente da decine di migliaia di persone, segue nel suo normale svolgimento la riva sinistra idrografica del Reno dopo il ponte pedonale in uscita da Parco Talon, costeggiando i laghetti del Maglio, entrando a Palazzo Rossi e riattraversando il Reno grazie appunto al Ponte di Vizzano. Con questo chiuso, da Parco Talon bisogna restare sulla destra idrografica del Reno (e qui vi è il sentiero difficilmente praticabile con il terreno bagnato) arrivando a Vizzano da Via Rio Conco. Poi, se vuole, intimi pure ai frequentatori della Via degli Dei di restare a casa loro in caso di pioggia!
Sono quel l'anonimo. Il percorso della via degli dei originale prevede che si resti sempre a destra del fiume, facendo appunto Rio Conco e spuntando all'incrocio con via Anconiano, quindi, in teoria, non è necessario attraversare il ponte di Vizzano. Poi noi locali sappiamo che quel percorso non è praticabile se non nei mesi estivi. Se uno si prende da Bergamo non credo che si metta a chiedere informazioni ai locali su ogni tratto che via via incontrerà ma si affidi alla cartina che gli indicherà la via ufficiale. Quindi che il ponte fosse aperto o chiuso non ha avuto alcuna importanza per l'episodio accaduto, perche non c'è alcun cartello che avvisi i viandanti che in caso di pioggia, si debba attraversare il ponte blu di ferro del Talon. Poi uno si può rompere una gamba anche in casa... Non c'è bisogno di dare sempre la colpa a qualche istituzione. Per inciso però, sono d'accordo che i tempi del cantiere del ponte di Vizzano sono uno scandalo, come lo sono i cantieri del ponte Da Vinci e la frana di Gardelletta.
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