domenica 3 maggio 2020

Coronavirus: da Emilia Romagna a Usa macchinario 'salva-vita'

Utilizzato anche per pazienti Covid gravi a Wuhan e Bergamo

Utilizzato già in Cina e in Italia, a Bergamo in particolare, per controllare l'infiammazione che si sviluppa nei pazienti gravi della sindrome Covid-19, un macchinario 'salva vita' dal cuore emiliano-romagnolo ha avuto l'ok anche negli Stati Uniti. La Fda, l'agenzia Usa per alimenti e farmaci, ha autorizzato l'impiego in emergenza del CytoSorb, un dispositivo medico in grado di controllare la 'tempesta citochinica', ovvero la reazione spropositata, infiammatoria, del sistema immunitario che viene provocata anche dal nuovo coronavirus.
Il macchinario, un dispositivo di purificazione del sangue extracorporeo, è frutto di una partnership tra l'americana CytoSorbents e Aferetica, azienda nata come start up nel 2014 dall'incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola (Modena) con sede a San Giovanni in Persiceto (Bologna) e cuore operativo nel distretto del biomedicale modenese. Già ampiamente in uso nelle terapie intensive di tutto il mondo, CytoSorb è stato utilizzato per la prima volta su pazienti Covid-19 a Wuhan, in Cina, e poi in molti ospedali, prima in Italia e poi in Germania e Francia. Il 10 aprile la Fda, grazie ai dati italiani, ne ha autorizzato l'utilizzo negli Usa. L'agenzia americana riconosce che il dispositivo "potrebbe essere efficace nel trattamento di alcuni pazienti con patologia Covid-19 confermata, rimuovendo dal sangue varie citochine pro-infiammatorie" elemento che sarebbe in grado di "fornire benefici clinici" per i quali al momento "non esiste un'alternativa adeguata".
Ruolo chiave nella decisione della Fda le esperienze e i dati degli ospedali italiani, in particolare Bergamo e Trieste, che seppure preliminari, hanno mostrato una riduzione dei parametri infiammatori e un miglioramento di quelli respiratori, in particolare quando vengano effettuati interventi precoci.

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