Utilizzato anche per pazienti Covid gravi a Wuhan e Bergamo
Utilizzato
già in Cina e in Italia, a Bergamo in particolare, per controllare
l'infiammazione che si sviluppa nei pazienti gravi della sindrome
Covid-19, un macchinario 'salva vita' dal cuore emiliano-romagnolo ha
avuto l'ok anche negli Stati Uniti. La Fda, l'agenzia Usa per
alimenti e farmaci, ha autorizzato l'impiego in emergenza del
CytoSorb, un dispositivo medico in grado di controllare la 'tempesta
citochinica', ovvero la reazione spropositata, infiammatoria, del
sistema immunitario che viene provocata anche dal nuovo coronavirus.
Il
macchinario, un dispositivo di purificazione del sangue
extracorporeo, è frutto di una partnership tra l'americana
CytoSorbents e Aferetica, azienda nata come start up nel 2014
dall'incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola
(Modena) con sede a San Giovanni in Persiceto (Bologna) e cuore
operativo nel distretto del biomedicale modenese. Già ampiamente in
uso nelle terapie intensive di tutto il mondo, CytoSorb è stato
utilizzato per la prima volta su pazienti Covid-19 a Wuhan, in Cina,
e poi in molti ospedali, prima in Italia e poi in Germania e Francia.
Il 10 aprile la Fda, grazie ai dati italiani, ne ha autorizzato
l'utilizzo negli Usa. L'agenzia americana riconosce che il
dispositivo "potrebbe essere efficace nel trattamento di alcuni
pazienti con patologia Covid-19 confermata, rimuovendo dal sangue
varie citochine pro-infiammatorie" elemento che sarebbe in grado
di "fornire benefici clinici" per i quali al momento "non
esiste un'alternativa adeguata".
Ruolo
chiave nella decisione della Fda le esperienze e i dati degli
ospedali italiani, in particolare Bergamo e Trieste, che seppure
preliminari, hanno mostrato una riduzione dei parametri infiammatori
e un miglioramento di quelli respiratori, in particolare quando
vengano effettuati interventi precoci.
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