martedì 4 giugno 2019

Il carniere del Carabinieri è gonfio di opere d'arte rubate e recuperate

Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha presentato i risultati dell’attività operativa del 2018:


​​Nel scorso anno, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna hanno impresso maggiore impulso all’attività preventiva, incrementando, rispetto all’anno precedente, i controlli e la vigilanza in particolare alle aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali (+16,7%), nonché a mercati e fiere antiquariali (+15,1%) dell’intera regione. Oltre 1300 sono stati i beni controllati nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC di Roma: si tratta, principalmente, di opere d'arte poste in vendita da privati attraverso case d'aste o siti internet e collezioni di reperti di interesse archeologico.

Sul piano repressivo, i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 36 persone, responsabili di aver violato le norme del Codice Penale e quelle che tutelano il patrimonio culturale nazionale (Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs 22 gennaio 2014, n. 42): nella maggior parte dei casi si tratta di reati di ricettazione di opere rubate e di contraffazione di dipinti.
Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di recuperare e sequestrare 151 beni, di cui 94 di tipo antiquariale, archivistico e librario e 57 opere d’arte contraffatte, per un valore economico stimato in € 970.000 per i primi e € 10.607.500 per i secondi.

Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Bologna, validamente supportato dall'Arma territoriale e dagli altri reparti speciali dei Carabinieri, ha permesso di esprimere una efficace e coordinata azione preventiva sull'intera regione. Nello scorso anno, il numero di furti di beni culturali è cresciuto rispetto a quelli dell’anno precedente: in particolare, i luoghi di culto sono risultati i più colpiti. Andando ad analizzare tale tipologia nell’ambito dell’intera regione, c’è da considerare che per la maggior parte dei casi si tratta di azioni furtive commesse con lo stesso modus operandi (di giorno con impossessamento di oggetti ecclesiastici, corone e gioielli posti a decoro di statue ed immagini sacre, previa effrazione di tabernacoli, cornici e/o contenitori di vario genere). Le conseguenti indagini sviluppate dal Nucleo TPC di Bologna, in collaborazione con gli altri reparti territoriali dell’Arma, hanno consentito di identificare due giovani ritenuti responsabili, singolarmente o in concorso tra loro, di 12 delle azioni criminose denunciate. I risultati degli accertamenti hanno, così, consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere una misura di custodia cautelare in carcere in relazione a due episodi criminosi compiuti a Imola nei mesi di marzo e luglio 2018 (indagini condotte in collaborazione con la locale Compagnia). Le azioni predatorie, infatti, sonoterminate dopo l’arresto dei rei. Particolarmente significativo è stato l’impegno che il Nucleo TPC di Bologna ha posto in essere per contrastare la sottrazione di beni culturali desumibile dai risultati dell’attività repressiva condotta nel contrasto ai furti ai danni di musei/pinacoteche: reati tutti scoperti con la denuncia in stato di libertà dell’autore ed il completo recupero delle preziose opere d’arte sottratte. Ne è esempio l’operazione di seguito riportata che ha consentito di recuperare i tre dipinti sottratti tra il mese di febbraio e marzo 2018 da strutture museali nelle province di Bologna e Ravenna.

Tra le operazioni di servizio più significative concluse lo scorso anno, si segnalano: • il recupero e la restituzione alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, alla Pinacoteca Comunale di Faenza ed al Museo Civico “San Domenico” di Imola di tre pregevolissimi dipinti rubati dalle rispettive sale espositive durante l’orario di apertura al pubblico delle strutture museali, tra la fine di febbraio e la metà di marzo 2018; • il sequestro della lettera autografa di Gioacchino Rossini, composta da due pagine in folio, datata 28 aprile 1839 ed indirizzata al Senatore della città di Bologna, rubata, in epoca imprecisata e comunque successiva al 1942, dai locali del Conservatorio, sito in Piazza Rossini a Bologna e trovata in vendita presso una casa d’aste milanese ;
• il recupero tra l’Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Campania, di 13 dipinti rubati nella provincia di Bologna nel mese di settembre 2017 ai danni di privata dimora, di due dipinti rubati all’inizio del mese di febbraio 2018 in Ancona ai danni di un locale istituto di credito e di un bene d’antiquariato rubato ai danni di una struttura museale lombarda a fine 2017. Sono in corso le procedure di riconsegna delle opere ai legittimi proprietari; • il sequestro di una statuetta egizia “Ushabti” in faience, risalente al VI secolo a.C., trafugata il 28 dicembre 1964 dal Museo Civico di Modena, trovata in vendita presso una casa d’asta toscana; • il recupero del dipinto olio su tela, raffigurante “San Luigi Gonzaga”, risalente alla metà del XVIII secolo, trafugato in epoca imprecisata e comunque nel periodo compreso tra il 1971 ed il 2001, in Castelfranco Emilia (MO), dall’interno della Chiesa Parrocchiale di Panzano, rintracciato in vendita a Bologna all’esito di un accurato controllo sui siti e-commerce .

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