Sfumato
un investimento da 500 milioni di euro, che avrebbe portato sulla
montagna un indotto da 2 miliardi
Niente
da fare per
il Brasimone, sull'Appennino bolognese, che esce sconfitto dalla
gara bandita dall'Enea
per ospitare l'impianto Divertor tokamak test facility (Dtt), il
Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione
nucleare.
Sfumato
un investimento da 500 milioni di euro, che avrebbe portato sulla
montagna un indotto da 2 miliardi. Il Cda dell'Enea ha deciso per la
sede di Frascati, vicino a Roma, approvando oggi la graduatoria
stilata dalla commissione di valutazione creata ad hoc. Al secondo
posto si è piazzata Brindisi, al terzo Pescara.
Il
Brasimone, candidato da Emilia-Romagna e Toscana, ha ottenuto
invece il quarto posto. In gara c'erano anche le proposte presentate
da Campania, Liguria (due siti), Piemonte e Veneto. Andando a
guardare la graduatoria finale, a penalizzare il Brasimone è stato
da un lato la lontananza dall'aeroporto internazionale (2,5 punti
presi su un massimo di cinque), ma soprattutto la valutazione degli
elementi economici. In particolare, è stato assegnato un
punteggio basso al "valore delle infrastrutture esistenti
nell'area offerta, nella misura in cui risultano disponibili e utili
a ridurre il costo dell'investimento": 7,32 punti ha ottenuto il
Brasimone mentre Frascati ha incassato 22,49 punti. Ridotto anche il
contributo (tre punti) portato dall'impegno messo a disposizione
"dall'ente territoriale a farsi carico del finanziamento
relativo alla preparazione del sito", ovvero dalla Regione
(Frascati ha preso zero, ben 15 i punti assegnati ad Abruzzo e
Veneto).
La
Regione insiste perchè Enea non volti le spalle al polo
scientifico della montagna bolognese.
"Noi crediamo nell'Appennino e nel centro di ricerca del
Brasimone non lasceremo nulla di intentato, affinchè sia
valorizzato con investimenti adeguati - ha commentato Palma Costi,
assessore regionale alle Attività produttive - dovremo capire
le motivazioni che hanno spinto Enea a non sceglierlo. Riteniamo che
potesse avere tutte le caratteristiche necessarie, rappresenta
un'eccellenza e per questo pensiamo non possa che essere valorizzato
da Enea all'interno di una strategia complessiva di ricerca sulla
fusione nucleare". Nei prossimi giorni, aggiunge l'assessore,
"avremo modo di ragionare su valutazioni puntuali e sulle azioni
conseguenti, necessarie a una valorizzazione del centro a beneficio
di tutto il territorio".(dire)
9 commenti:
meno male, ci siamo liberati almeno di questi.
Ho festeggiato lo scampato pericolo, il destino ha sopperito alla irresponsabilità dei nostri amministratori che avevano proposto il Brasimone per il centro di ricerca sulla fusione nucleare. Potremo continuare a bere con tranquillità l’acqua che esce dai nostri rubinetti.
E ci mancherebbe altro, strade che vanno giù con due gocce d'acqua, nevica e rimane mezza provincia senza corrente elettrica, la porrettana ridotta a un colabrodo e per di più a Sibano senso unico alternato da una VITA quando una strada così vitale e importante per la valle del Reno e non dovrebbe essere immacolata o quasi, infrastrutture e reti tecnologiche praticamente ASSENTI. Strano che non abbiano scelto questo posto letteralmente dimenticato da DIO e dalle istituzioni.
Avrebbero dovuto pensare, come stanno facendo con gli ospedali, di costruire una piazzola per elicotteri.
Così forse avrebbero superato l'ostacolo del decadimento o assenza di infrastrutture, al quale nessun politico ha gli occhiali giusti per vedere.
Meno male che Casini c'è!
Invito a guardare la prossima trasmissione di Report lunedì 9 aprile 2018.
Dai, consoliamoci: potremo continuate a fare il bagnetto nel bacino del Brasimone in estate, assieme a Casini.
Casini eletto con i voti degli elettori pd piu' bravi a turarsi il naso, e obiettivo mancato. Un bel risultato per il partito!
tralasciando le posizioni retoriche dei vari politicanti da 4 baiocchi rimasti in zona, con la speranza che il vento del 4 marzo dia il colpo definitivo a questi 60 anni di disastri magari già dalle prossime amministrative e regionali, adesso i 25 milioni messi in campo dalla Regione devono essere investiti in montagna valorizzando l'energia rinnovabile più antica e più disponibile: i boschi!
Investendo su una rete di centrali a biomasse/cippato e relativi impianti di lavorazione legno che fornirebbe lavoro e ridurrebbe le spese delle famiglie. Gallina beccami...
E MENO MALE CHE CASINI ERA SICURISSIMO CHE AVREBBE VINTO IL BRASIMONE.......TANTO PER FARSI PUBLICITA' ELETTORALE!!!!!!
GRAN VENDITORE DI FUMO...OGGI A SINISTRA ....IERI A DESTRA.....L ALTO IERI AL CENTRO
BANDERUOLA CHE VA DOVE LO PORTA IL VENTO!!!!
E GLI ELETTORI CHE ANCORA UNA VOLTA HANNO ABBOCCATO......VOTANDOLO!!!!!!
E MENO MALE CHE CASINI ERA SICURISSIMO CHE AVREBBE VINTO IL BRASIMONE.......TANTO PER FARSI PUBLICITA' ELETTORALE!!!!!!
GRAN VENDITORE DI FUMO...OGGI A SINISTRA ....IERI A DESTRA.....L ALTO IERI AL CENTRO
BANDERUOLA CHE VA DOVE LO PORTA IL VENTO!!!!
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