da
Morris Battistini
Non
è passato nemmeno un anno e ci ritroviamo a chiedere ancora il
Vostro aiuto, quello di tutti, di tutti i cittadini residenti da
Bologna a Porretta!
Dopo
mesi di duro lavoro, di serate passate ad organizzare e a pensare a
cosa inventarsi per salvare l'ipotetico trasferimento di Ortopedia
da Vergato a Porretta, dopo un importante collaborazione sinergica
fra noi Gruppo Consiliare UNUTI PER CAMBIARE MARZABOTTO e il Comitato
Noi Voi Vergato di Morena Cioni oggi, vi chiediamo nuovamente di
accompagnarci in piazza e per le strade di Vergato nella fiaccolata
di Venerdì 5 Gennaio 2018.
Si,
perchè solo noi Consiglieri di Marzabotto insieme ai membri del
Comitato, dopo le promesse, i proclami, le autocelebrazioni e le
varie autocompiacenze che i Sindaci hanno annunciato negli scorsi
mesi,abbiamo ritenuto opportuno dopo la Manifestazione dell' 8 Aprile
di continuare a lavorare sodo, di non mollare il colpo, di credere
ancora che questo piano di riordino così come "rifatto" (
a loro dire) non sia altro che il solito pacco dal titolo "piuttosto
che niente è meglio piuttosto" ma dal contenuto vuoto che altro
non può produrre se non danni abnormi nel futuro della sanità del
nostro Appennino.
Io
personalmente, da Marzabotto, insieme ai membri del Comitato abbiamo
ritenuto corretto e coerente
continuare
a batterci per contrastare questo "nuovo piano di riordino"
che tutti i Sindaci dell'Unione hanno approvato all'unanimità. Una
scelta che contrastiamo senza alcun indugio e per la quale saremo
pronti a dar battaglia fino all'ultimo giorno, senza mai a contrario
di altri, tirarci indietro e comparire solo a ridosso dei grandi
eventi per ricevere un po' di visibilità mediatica o allearci con i
"nemici" locali di sempre pur di ricevere un briciolo di
considerazione. Una scelta che noi di UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO
abbiamo fatto con coerenza e in linea con quello che abbiamo sempre
sostenuto tanto da decidere, insieme al Comitato, di ORGANIZZARE
questa fiaccolata (organizzare e non partecipare come fa qualcun
altro).
Noi
abbiamo deciso di rimanere sul pezzo continuando a dar battaglia,
nelle assemblee pubbliche, nelle commissioni competenti fino in
consiglio comunale. Noi non abbiamo fatto comunicati congiunti dal
sapore iniquo, che dicono tutto e contemporaneamente non dicono
niente, non abbiamo richiesto grandi consigli comunali che chiunque
sapeva non sarebbero mai arrivati.
Noi
siamo per la politica del fare, per la politica fatta dalla gente e
dalle idee comuni. Noi siamo per la politica del buon senso, quella
che dice che prima devono venire rispettati i diritti dei cittadini,
degli utilizzatori del servizio ospedaliero, e solo dopo gli
interessi dell'azienda USL.
Ci
siamo battuti per evitare la chiusura del pronto soccorso e il
trasferimento di Ortopedia dall'Ospedale di Vergato. Ci siamo
riusciti ma non è stato abbastanza. Oggi insieme, siamo chiamati a
combattere un altro rischio: il trasferimento di ortopedia a
Porretta.
Ora
dobbiamo impegnarci ancora, con un altro sforzo, con un ennesimo
sacrificio. Ora dobbiamo scendere per le strade di Vergato, in
religioso silenzio (come quello con cui loro decidono sulla pelle
della gente) con una fiaccola in mano dobbiamo accerchiare l'Ospedale
di vergato facendogli capire che noi siamo più forti di loro e che
loro non possono attuare un ddl (per altro sbagliato e senza senso)
senza prima aver analizzato caso per caso, criticità per criticità
ma sopratutto senza prima aver fatto i conti con la popolazione della
Valle del Reno che quotidianamente utilizza detti servizi. Gli
abitanti dell'Appennino non sono dei numeri, bensì delle persone.
Svegliaaaaa!!!
I sindaci sono stati obbligati a genuflettersi al volere del partito
ed oggi sono qui a raccontarci che tutto sommato il nuovo piano di
riorganizzazione è buono, perché garantisce a Vergato nuovi
servizi, mantenendo comunque un presidio ortopedico per gli
interventi minori.
Bugie,
bugie e bugie.... le solite bugie!! Chiunque capirebbe che spostando
gli interventi di Ortopedia
destineranno
l'ospedale di Vergato a diventare nel tempo un OSCO, facendo
rischiare a quello di Porretta di sopravvivere nel primo periodo ma
poi di andare incontro allo stesso destino, quando gli accessi anche
ortopedici non sosterranno più l'apertura di una struttura simile.
Non
è difficile da capire!!! Credetemi.
Le
amministrazioni dell'unione dell'Appennino hanno tradito i patti
presi con i cittadini. Abbiamo sentito Sindaci
come
Franchi e Gnudi scandalizzarsi per la possibilità che il reparto di
Ortopedia potesse essere trasferito, abbiamo sentito il Sindaco di
Porretta Nanni annunciare già mesi fa (ancor prima della
pubblicazione nel "nuovo piano di riorganizzazione") la
preparazione degli spazi per il reparto di ortopedia all'interno
dell'Ospedale di Porretta, e anche in quell'occasione i Sindaci del
Medio Reno finsero stupore ed indignazione.
Addirittura
il Sindaco Franchi scrisse al Direttore Quargnolo, chiedendo
spiegazioni. Eppure tutto era già deciso e fatto ma a noi
consiglieri di opposizione e a voi cittadini continuavano a dire di
non saperne nulla.
Adesso
davvero basta, sembrerà banale e scontato ma la con salute delle
persone non si scherza e non si fanno battaglie ne politiche ne di
partito. Qui prima viene la gente poi le tessere del PD!
Quella
sinistra (oggi PD) che anni fa volle a tutti costi costruire due
ospedali a 20 km l'uno dall'altro. Quello stesso PD che non più
tardi di qualche anno fa destinò 20 milioni di euro pubblici per
rifare l'ospedale di Vergato, oggi sta votando a favore un piano di
riorganizzazione che prevede il trasferimento di uno dei più
importanti reparti (in termini di accessi) presso un'altro ospedale,
quello di Ortopedia.
Quanto
ancora dovremmo farci prendere in giro da questa gente prima di
capire che l'interesse del partito ha ancora più importanza della
salute dei cittadini della Valle del Reno?
Vi
aspetto in Piazza dei capitani a Vergato, alle ore 17.00. Insieme a
me e alla presidente del Comitato Morena Cioni per partire in questa
nuova battaglia contro lo spostamento del reparto di Ortopedia da
Vergato a Porretta.
Nessun
campanilismo intendiamoci bene, ma una semplice presa di posizione di
buon senso, di rispetto con chi e per chi in questi anni ha mantenuto
vivo e attivo l'Ospedale di Vergato.
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