Durante
il consiglio dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese
dello scorso 11 settembre è stato approvato il regolamento dei
servizi educativi prima infanzia: in altre parole a partire da
quest’anno scolastico per i nidi dei comuni dell’Unione ci
saranno uguali tariffe e uguali modalità
organizzative.
Si
tratta di un obiettivo ragguardevole, raggiunto dopo un paio d’anni
di lavoro di raccordo tra le diverse realtà comunali che
presentavano orari, tariffe, regole per l’accesso diverse. Gli
asili nido infatti sono realtà diverse da un punto di vista
organizzativo, visto che due sono direttamente gestiti dai comuni
(quello di Vergato e quello di Grizzana Morandi) tre sono gestiti
attraverso cooperative esterne (Gaggio Montano, Monzuno e Marzabotto)
e uno è un asilo privato convenzionato (quello di Castiglione).
Queste
differenze in passato potevano tradursi in disagi per i genitori:
poteva capitare che un cittadino fosse svantaggiato nell’utilizzo
di un asilo nido perché non residente nel comune sede della
struttura, oppure che lo stesso servizio costasse diversamente a
seconda del comune di provenienza. Con questo nuovo regolamento
invece il trattamento per i cittadini dei dieci comuni dell’Unione
dell’Appennino è equiparato.
E lo sforzo, come è stato
spiegato ai consiglieri, è stato di operare in una logica di Unione,
amalgamando le tariffe verso il basso – nei limiti del possibile,
visto che nel caso degli asilo nido le rette coprono a malapena
un terzo dei costi – e al tempo stesso però prendendo come modello
i servizi più efficienti e con una maggiore offerta di servizi.
Si
è lavorato molto anche sugli orari, che sono stati uniformati con
qualche differenza che riguarda esclusivamente Gaggio Montano, per
salvaguardare alcune peculiarità, legate al fatto che il servizio
nasce come asilo nido aziendale.
Un
altro impegno dell’Unione è quello di avvicinare al servizio anche
le famiglie che per il momento non ne usufruiscono, visto che in
alcuni casi il basso numero degli iscritti (dovuti alla crisi
economica, alle difficoltà del mercato del lavoro femminile, alla
cultura di alcune comunità straniere) può diventare un problema per
la sostenibilità della struttura. Oltre ai tradizionali open day,
infatti, nel 2017 l’Unione ha organizzato, attraverso il servizio
di coordinamento pedagogico, 7
incontri di apertura straordinaria del nido convenzionato “La
Montagna dei Balocchi” di Castiglione dei Pepoli, rivolti ai
genitori e ai bambini tra i 3 e i 36 mesi.
Hanno risposto all’invito i genitori di 14 bambini, quasi sempre le
mamme, di cui uno solo frequentante un nido, talvolta stranieri.
L’obiettivo era quello di permettere ai bambini di giocare e
socializzare in un ambiente confortevole, mentre i genitori potevano
porre i quesiti che gli stavano più a cuore, in una sala da cui
potevano comunque osservare i propri piccoli.
Visto
il successo dell’iniziativa il presidente dell’Istituzione dei
servizi sociali dell’Unione Maurizio
Fabbri sta pensando ad una
seconda edizione, per poter superare le difficoltà che incontrano i
genitori di oggi.
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