Oggi
è la festa della libertà e della pace”, ha esordito il fondatore
del 'tavolo della Pace di Assisi',Flavio Lotti (nella foto), dal palco in piazza,
a Sasso Marconi per l'orazione ufficiale della Festa della
Liberazione. “Ciò impone un ringraziamento a coloro che hanno
rischiato la vita per ridarci questi due fondamentali diritti. Se
avessero vinto gli altri la storia avrebbe avuto un corso ben
diverso”. Lotti ha poi messo in risalto come il successo dei
partigiani sia da attribuire al fatto che tutti insieme hanno agito
per raggiungere un bene comune, a differenza di oggi” , ha
sottolineato l'oratore, “in cui uno contro l'altro abbiamo
divinizzato il denaro e la concorrenza in contrasto con il bene
comune. Siamo diventati individualisti e abbiamo saccheggiato il
possibile”.
Lotti
ha poi messo in risalto come tutto questo porti a paure, insicurezze,
delusione, rassegnazione e pessimismo. “Dobbiamo smettere di vivere
in questo clima di competizione sfrenata poiché ci rende
indifferenti, ciechi e sordi verso tutto ciò che è intorno a noi.
Dobbiamo cambiare e riappropriarci degli stimoli che guidarono i
partigiani e li portarono a scegliere la montagna, non per
individualismo, ma per ricercare il bene comune”.
I partigiani |
uno dei profughi |
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