Da
Sandra Federici Direttrice
rivista Africa e Mediterraneo
Lai-momo
e l’International Trade Centre delle Nazioni Unite collaborano per
offrire attività di formazione a migranti dell’Africa Occidentale
in Italia e per facilitare i ritorni volontari assistiti, grazie
all’Emergency Trust fund for Africa dell’Unione Europea
(Lama
di Reno/Marzabotto-Ginevra) – L’International
Trade Centre (ITC) e Lai-momo
cooperativa sociale hanno annunciato ieri una nuova collaborazione
per implementare un programma di attività di formazione
laboratoriale per migranti dell’Africa Occidentale in Italia. Il
partenariato è parte di un obiettivo più ampio per supportare la
creazione di lavoro nella catena di valore della moda etica e del
design
nell’Africa Occidentale.
Il
nuovo partenariato è stato annunciato durante una visita da parte di
Stefano Manservisi, Direttore Generale della Direzione
generale
della Cooperazione internazionale e dello sviluppo
della Commissione Europea, del Direttore Esecutivo di ITC Arancha
González, di Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato al
Ministero dell’Interno, e dei rappresentanti delle autorità locali
italiane, inclusi Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Ennio Mario
Sodano, Prefetto della città di Bologna, e Romano Franchi, Sindaco
di Marzabotto, presso il Polo formativo e di accoglienza di Lai-momo
a Lama di Reno, vicino a Bologna.
Il
progetto, le cui attività saranno finanziate con 10 milioni di euro
dall’Emergency
Trust Fund for Africa dell’Unione Europea, è parte di un più
ampio sforzo internazionale indirizzato alle radici dei flussi
migratori dall’Africa in Europa e altrove, per creare opportunità
economiche nei Paesi in via di sviluppo. Il progetto – Creazione di
lavoro e Sviluppo sostenibile di micro-imprese attraverso la Gestione
delle catene di valore di moda etica, lifestyle
e design
di interni in Burkina Faso e Mali – sarà implementato da Ethical
Fashion Initiative di ITC in alcuni Paesi dell’Africa Occidentale.
Con
il progetto finanziato dall’UE, Lai-momo e ITC gestiranno un
modello di intervento che consentirà ai migranti provenienti da
Burkina Faso, Mali e altri Paesi dell’Africa Occidentale che hanno
ricevuto formazione in Europa di rientrare nel loro Paese di origine
attraverso progetti di ritorno volontario assistito. Il progetto sarà
effettuato in collaborazione con l’Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni.
Stefano
Manservisi, Direttore Generale del Dipartimento per la Cooperazione
internazionale e lo sviluppo della Commissione Europea, ha
dichiarato: “Attraverso questo progetto, uniamo le nostre capacità
e ampliamo le possibilità per i migranti di acquisire le competenze
necessarie per avere accesso alla catena di valore della moda. Questo
progetto non svolge solo azioni interessanti, ma agisce e crea
opportunità per i migranti. Inoltre, si propone di costruire
collegamenti tra Oagadougou, Bamako e Bologna, dimostrando come sia
possibile lavorare verso una “globalizzazione della solidarietà”.
Il
Direttore Esecutivo dell’ITC Arancha González ha affermato:
“Questo partenariato con Lai-momo è un elemento cruciale per
fornire ai migranti le abilità richieste dal mercato del lavoro nei
loro Paesi di origine, che li possono aiutare a sfruttare le
opportunità economiche che esistono in Burkina Faso, Mali e Gambia.
L’Ethical Fashion Initative di ITC ha dimostrato per molti anni le
capacità della catena di valore della moda nel fornire lavoro e
crescita inclusiva nei Paesi in via di sviluppo.”
Andrea
Marchesini Reggiani, Presidente di Lai-momo, ha commentato: “Il
nostro investimento nel Centro formativo di Lama di Reno, così come
il nostro lavoro quotidiano con i richiedenti asilo e le comunità
locali, oggi hanno raggiunto un importante riconoscimento. Migrazione
e sviluppo rappresentano temi complessi, che devono essere affrontati
con proposte innovative e un approccio concreto.”
Note di presentazione:
Sul
Trust Fund for Africa dell’Unione Europea
Il
fondo UE Emergency
Trust Fund for Africa intende focalizzarsi sulla cause alla
radice dell’immigrazione irregolare e della presenza di sfollati in
Africa. Più specificamente, si rivolge alle cause di
destabilizzazione, spostamenti forzati e immigrazioni irregolari
attraverso la promozione di opportunità economiche e di pari
opportunità, rafforzando la sicurezza, lo sviluppo e la resilienza
delle persone vulnerabili.
Su
Lai-momo
Lai-momo
è una società cooperativa sociale. Gestisce Centri di accoglienza
che ospitano più di 400 richiedenti asilo arrivati in Italia e ha
quindici anni di esperienza nell’offrire un’ampia gamma di
servizi nell’ambito della comunicazione, in particolare sui temi
della migrazione, dell’integrazione europea e delle relazioni con i
Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico.
L’immigrazione
è un focus
importante per Lai-momo, affrontato con l’obiettivo di facilitare
lo sviluppo di una società integrata. Il suo approccio prevede il
supporto a individui e gruppi di nativi e migranti per aumentare la
loro capacità di gestire attivamente le proprie vite e prendere
parte alle attività della comunità. Dal luglio 2016, Lai-momo
gestisce un programma di formazione laboratoriale per consentire ai
migranti di acquisire competenze nella lavorazione della pelle.
Sull’International
Trade Centre
ITC
è un’agenzia congiunta dell’Organizzazione
mondiale del commercio e delle Nazioni
Unite.
ITC
assiste lo sviluppo di piccole e medie imprese ed economie di
transizione nel diventare più competitive nel mercato globale,
contribuendo in tal modo allo sviluppo economico sostenibile nel
quadro dell’agenda Aid-for-Trade e degli Obiettivi globali per lo
sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Per maggiori informazioni,
visita www.intracen.org. Segui
ITC su Twitter @ITCnews.
Sull’Ethical
Fashion Initiative di ITC
Programma
di punta dell’International Trade Centre, Ethical Fashion
Initiative permette ad artigiani che vivono nella povertà rurale e
urbana di essere connessi con la catena della moda globale. L’Ethical
Fashion Initiative lavora con la generazione emergente dei talenti
della moda dall’Africa, incoraggiando la realizzazione di
collaborazioni creative con artigiani nel continente. Con il suo
slogan “Not Charity, Just Work”, Ethical Fashion Initiative
sostiene un’industria della moda globale più giusta.
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