Il passaggio pubblico secondo la sentenza |
Franco
Dondarini ( nella foto) di Vedegheto mostra le fotocopie della sua ricerca
all’archivio regionale di San Giorgio che, a suo giudizio,
comprovano il suo buon diritto a far ‘ricorso’ contro la
sentenza che impone e consente il libero passaggio nel suo cortile ai
confinanti.
L’archivio
avrebbe fornito la prova inconfutabile che il passaggio pubblico per
congiungere le varie proprietà attigue alla sua alla provinciale è
piuttosto quello che utilizza un ponticello realizzato appunto dalla
Regione stessa per tale scopo. L'intervento dell'ente pubblico nella
realizzazione del manufatto, a giudizio di Dondarini, dimostra senza
ombra di dubbio che il passaggio su quel ‘ponte dei sospiri’ è
pubblico e quindi esonera la sua proprietà dalla servitù imposta
dalla sentenza contestata.
Il ponte pubblico secondo Dondarini |
Dondarini
in un comunicato racconta anche la storia giudiziaria in cui è stato
coinvolto, iniziata appunto per individuare il tracciato viario di
pubblica fruizione:
“
Con
l’arrivo di un nuovo proprietario nella zona interessata al
passaggio, aggiuntosi dopo aver acquistato un lotto di terra, si
presentò il problema del passaggio. Costui ricorse al tribunale
poiché si trovava senza via di uscita e quindi avrebbe dovuto
raggiungere la sua nuova proprietà con l’elicottero. La causa
aveva per tema il diritto del nuovo proprietario di passare su quel
benedetto ponte. Nel confronto giudiziario fui chiamato di
conseguenza poiché si riteneva possibile un'alternativa sul mio
cortile. L’aspro contraddittorio si è protratto a lungo per ben 11
anni e i tecnici incaricati dal tribunale hanno fatto addirittura
cinque sopralluoghi, uno dei quali li ha visti persino scavare nel
mio cortile alla ricerca di ‘ghiaia ‘ in profondità che potesse
dimostrare l’antica presenza di un tracciato stradale. La ricerca
di costoro per individuare la proprietà del ponte ha coinvolto il
comune di Savigno e la Provincia e ha inspiegabilmente dimenticato
l’archivio regionale dove invece si trovava tutto ciò che
consentiva di far luce nella vicenda.
Dopo
la sentenza avversa alla mia tesi, il ricorso al giudice di secondo
grado è stato quindi, non solo opportuno, ma necessario,”
conclude Dondarini baldanzoso e sicuro di vincere il secondo round
in tribunale. Ma si sa, quella davanti al giudice si chiama
‘scommessa giudiziaria’ e scommessa vuol dire che entrambi i
contendenti sono sicuri della vittoria e di avere le prove che
giustificano la loro pretesa. Ma l’ultima parola spetta alla legge.
Aspetteremo
quindi con interesse l’esito di questo secondo confronto .
Lo storico mulino che si trova nella casa di Dondarini. |
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