mercoledì 16 marzo 2016

SPID: dal 15 marzo le prime identità digitali

Da Il Quotidiano della PA.it



L'AGID rende noto che dal 15 marzo 2016 i primi tre gestori di identità digitale accreditati da AgID renderanno disponibili le prime identità digitali. Cittadini e imprese potranno rivolgersi a InfoCert, Poste Italiane e Tim per richiedere l'identità digitale SPID, che consente l'accesso con credenziali uniche ai servizi online di amministrazioni e privati aderenti al sistema.
Fra il 15 marzo e il mese di giugno 2016 saranno oltre 600 i servizi disponibili e accessibili tramite SPID, da qualsiasi dispositivo di fruizione e con la totale garanzia di sicurezza, tutela della privacy e protezione dei dati personali.
Le prime amministrazioni ad aderire saranno: Agenzia delle Entrate, Equitalia, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria; il percorso di implementazione del sistema di login SPID da parte di tutta la pubblica amministrazione italiana durerà 24 mesi.
Al fine di migliorare l'usabilità dei servizi e l'esperienza utente, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha definito un’identità grafica coerente che garantisce la standardizzazione delle interfacce per l'accesso ai servizi online tramite SPID.
Da oggi inoltre, cittadini e giornalisti potranno reperire tutte le informazioni su SPID, il sistema pubblico di identità digitale, sul sito Spid.gov.it.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La Regione Emilia Romagna sempre il pole position quando si tratta di sistemi di controllo di massa, un passo verso la prigione globale.

Anonimo ha detto...

Concordo parola per parola con l'anonimo delle 13.26! Mi risulta che la regione Emilia-Romagna richiedesse fino a poco tempo fa i REFERTI dei pazienti degli ambulatori convenzionati come prova dell'avvenuta prestazione!

Anonimo ha detto...

Se acuissero meglio il controllo degli appalti magari non ci saremo trovati a pagare aule bunker per celebrare processi di mafia.