venerdì 26 giugno 2015

Il Cardinale Caffarra: "Grazie don Dario".



“ Ti ringrazio Signore di avermi creato, di avermi fatto cristiano e sacerdote. Mi affido alla Tua misericordia. Maria presenta la mia anima a Gesù, mia guida e mio giudice”. Questo un passo del testamento spirituale di don Dario Zanini letto dal cardinale Caffarra al termine dell’omelia ai funerali del sacerdote. “Gesù tieni vicino i miei parrocchiani. Desidero che il mio corpo sia affidato alla terra”. E alla terra del cimitero di Brigola il corpo di don Dario è stato affidato.

La funzione di commiato è stata ancora una volta l’occasione per i fedeli di dimostrare il loro attaccamento alla guida perduta: fin dalle 8, i funerali sono stati celebrati alle 10, quasi tutti i posti a sedere della chiesa erano già occupati.


 Alla cerimonia, oltre a un gran numero di sacerdoti, hanno partecipato i sindaci di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti, di Monzuno, Marco Mastacchi, di Monghidoro, Alessandro Ferretti e il vice sindaco di Marzabotto Valentina Cuppi. Era inoltre presente il consigliere regionale Galeazzo Bignami e il fondatore e curatore del museo marconiano ‘Mille Voci   Mille Suoni’Pelagalli, autorità civili e militari. 

“Un grande sacerdote”, ha poi ancora ricordato il Cardinale. “cui mi legava una profonda amicizia per la grande umanità che dimostrava. Anche il vescovo può passare momenti difficili e quando don Dario si accorgeva di questo mi scriveva, in forma riservata, ‘Coraggio. Il signore Le è vicino. Io prego per Lei’.  Uomo di grande gusto artistico dobbiamo conservarne la memoria per le sue virtù: la fedeltà nel servizio pastorale che ha voluto portare fino alla morte; la forte devozione mariana che ha contraddistinto tutto il suo percorso sacerdotale; la povertà in cui ha vissuto e l’ essere stato testimone della verità nella memoria dell’immane tragedia che ha colpito queste comunità durante la presenza della Linea Gotica. Memoria che ha sempre ricercato non per rinforzare l’odio, ma per educare al perdono e alla ricostruzione di una pacifica convivenza civile”.  Cafarra ha poi concluso con un ‘Grazie don Dario’.

Al termine della funzione  religiosa sono seguiti gli interventi di commiato del sindaco Mazzetti che ha detto: “Con don Dario la comunità di Sasso Marconi ha perso un prezioso punto di riferimento, un interlocutore autorevole cui va riconosciuta la capacità di aver portato avanti con forza e dedizione il proprio incarico pastorale. In questi anni abbiamo avuto diverse occasioni di incontro e collaborazione. Ci sono state divergenze di vedute ma non sono mai venuti meno il rispetto e la reciproca stima personale: questo perché abbiamo condiviso il forte senso di responsabilità legato ai rispettivi ruoli, perseguendo sempre come fine ultimo  il bene della comunità di appartenenza”.

Antonio Lavini della Pubblica assistenza ha ricordato la grande attenzione che don Dario ha sempre dedicato alla Pubblica Assistenza e ai suoi volontari, ritenendoli un aiuto indispensabile per i sofferenti”. 

Daniele Bertocchi ha ringraziato don Dario  a nome dell'Asilo Grimaldi e della suore che l'hanno retto fino ad alcuni anni fa. 

La partenza della salma è stata salutata da un lungo applauso e dal suono delle campane a festa, (così si usa per celebrare l’entrata nel Regno dei Cieli di un sacerdote), offerto dalla rinata formazione di campanari di Sasso Marconi, evento che proprio don Dario poche settimane fa aveva salutato con grande compiacimento. 






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