lunedì 1 aprile 2013

Due arresti nel giorno di Pasqua: uno a Castello di Serravalle e uno a Baricella .



 Il crimine non fa sosta neppure il giorno di Pasqua, anzi è risultato più cruento. I Carabinieri hanno infatti effettuato due arresti e due militari sono rimasti feriti durante il servizio.
Il primo, Carabiniere scelto, ha riportato trenta giorni di prognosi (Ospedale Maggiore di Bologna) per la frattura dell’alluce durante l’intervento per l’arresto di un marocchino a Castello di Serravalle. Il fatto è avvento  in prossimità della frazione Ziribega: una pattuglia dei Carabinieri in ronda è stata attirata dal portone aperto di una villetta. I militari hanno pensato bene di ispezionare l’abitazione, ma non hanno trovato nessun segno di effrazione. All’esterno, invece, a poca distanza, c’era un uomo in piedi accanto a un’Opel Astra parcheggiata. L’orario notturno e la zona appartata hanno insospettito subito i Carabinieri che si sono diretti verso l’individuo. Il soggetto è stato identificato in un marocchino di ventinove anni, residente a Zocca, con precedenti di polizia. La situazione è degenerata quando i Carabinieri, nel corso della perquisizione veicolare, hanno trovato un sacchettino di plastica contenente 15 grammi di una sostanza biancastra simile alla cocaina e una pistola scacciacani. A quel punto il marocchino ha cercato di darsela a gambe, ma è stato raggiunto e bloccato da un Carabiniere. E’ stato in quel momento che il malvivente ha tentato di liberarsi scagliando un violentissimo calcio sul piede del giovane militare. Fortunatamente, il collega, giunto in suo soccorso ha ammanettato l’uomo ponendo fine a ogni sua violenta iniziativa. L’Opel Astra era stata rubata il mese scorso a una donna di Forlì. Il narco test svolto sulla polvere rinvenuta ha dato esito negativo per gli stupefacenti trattandosi di sostanza da taglio (probabilmente bicarbonato). L’arma rinvenuta, una Bruni Modello 92, cal. 8, senza matricola era priva di tappo rosso, ma, all’apparenza, chiunque l’avrebbe scambiata per un’arma comune da sparo e non per un giocattolo di libera vendita. Il marocchino si trova in Tribunale, in attesa di essere processato col rito direttissimo. Il malvivente dovrà rispondere anche di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il secondo caso è capitato a un Appuntato dei Carabinieri in servizio presso il Nucleo Radiomobile di Molinella. Il militare e il suo collega stavano svolgendo un servizio di pronto intervento, quando la centrale operativa del 112 gli ha comunicato di recarsi presso un’abitazione di Baricella dove era stata segnalata una lite in atto tra soggetti dell’Est Europa. Giunti sul luogo, i Carabinieri sono entrati nell’appartamento e si sono trovati di fronte una scena preoccupante: un uomo in evidente stato di alterazione per abuso di alcol stava minacciando tre persone con un grosso coltello da cucina. L’intimidazione è stata interrotta immediatamente dall’Appuntato che si è scagliato contro il soggetto per disarmarlo. Lo scopo è stato raggiunto , ma il militare è rimasto ferito a una mano. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo, un 36enne Moldavo di Baricella, con precedenti di polizia, aveva avuto un diverbio per futili motivi col suo coabitante e altri due connazionali. La minaccia era proseguita con toni ancora più violenti, quando il soggetto si era diretto in cucina per prelevare l’arma. Grazie all’intervento dei Carabinieri la tragedia è stata evitata. Il militare ferito è stato trasportato presso l’Ospedale di Bentivoglio, dove è stato medicato e rilasciato con una prognosi di cinque giorni per una lesione alla mano. Anche il moldavo, arrestato come il marocchino per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato tradotto nelle aule giudiziarie di via Farini, a Bologna, in attesa del giudizio per direttissima.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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