domenica 28 aprile 2013

Arrestati madre e figlio: lei colpita da un mandato di arresto internazionale, lui per furto.




I Carabinieri beccano un moldavo intento a ‘svuotare’ autovetture in sosta e nell’indagare sulla famiglia scoprono che la madre è soggetta a ‘un mandato di cattura’ per sottrazione di minore. Tutto un bel programma.

La scorsa notte, una telefonata ha portato i Carabinieri a controllare ciò che due persone, con fare sospetto,  stavano facendo in via Cavazzoni a Bologna:  due giovani infatti stavano rovistando all’interno di un’auto in sosta. La presenza inattesa dei militari li ha spaventati e si sono dati alla fuga a bordo di un Yamaha Tmax bianco.
L’inesperienza di guida di uno scooter così potente non ha aiutato il conduttore che ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro la fiancata dell’auto dei Carabinieri. L’impatto è stato violento e poteva avere conseguenze peggiori perché i due  erano senza casco. Nonostante tutto, il passeggero è riuscito a dileguarsi, mentre il ‘pilota’, rimasto ferito alla testa, è stato catturato e trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato dimesso con una prognosi di quaranta giorni.
Ma c’erano i Carabinieri ad attenderlo: il diciannovenne moldavo è stato subito arrestato per furto aggravato in concorso; tentato furto aggravato in concorso; ricettazione in concorso; resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Le indagini hanno poi rilevato che il motociclo era stato rubato il mese scorso a Bologna. All’interno dei vani porta oggetti sono stati rinvenuti attrezzi idonei allo scasso e uno stereo Blaupunkt per autovettura.  Si è poi scoperto che in via Cavazzoni due auto, una Volkswagen Passat e una Golf, erano state aperte mediante la forzatura della serratura.
Altri accertamenti sull’identità del giovane fermato hanno rilevato che guidava sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita.
Il diciannovenne, domiciliato a Bologna, irregolare sul territorio italiano, ha diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e un obbligo di dimora nel Comune di Bologna emesso lo scorso anno a seguito di un furto aggravato. Più tardi, i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del giovane, dove abita anche la madre, una badante di quaranta anni, per una perquisizione domiciliare. All’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti diversi navigatori satellitari, telefoni cellulari e altro materiale di probabile provenienza furtiva su cui stanno indagando gli investigatori dell’Arma.
Il colpo di scena finale è arrivato quando i Carabinieri hanno indagato sull’identità della donna, scoprendo che da qualche mese, le autorità moldave avevano emesso un mandato di cattura nei suoi confronti per sottrazione di minore e falso documentale. La donna è stata tradotta direttamente alla Dozza in attesa di espatrio mentre il figlio sarà, a breve, giudicato per via direttissima dalle autorità italiane.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

Anonimo ha detto...

Domiciliato a Bologna, irregolare sul territorio italiano, ha diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e un obbligo di dimora nel Comune di Bologna emesso lo scorso anno a seguito di un furto aggravato. Ma questi magistrati dove hanno la testa? Questo è moldavo, quindi extracomunitario e con questa serie di reati gli danno l'obbligo di dimora nel Comune di Bologna anzichè rimandarlo in Moldavia con una pedata. Ma cosa vogliamo pretendere da una classe politica che si inventa persino un superfluo ministero dell'integrazione con a capo un ministro non italiano e da dei magistrati come questi.
Se noi italiani vogliamo uscire dalle secche in cui siamo finiti dobbiamo contare solo su noi stessi, da politici e magistrati così inetti non ci può arrivare nessun aiuto.