giovedì 28 ottobre 2010

Serenessima sulle gravi difficoltà della mensa scolastica

Nella foto: le mamme in assemblea.



“E’ certamente un atto di sabotaggio quello che ha portato al rinvenimento di un frammento di vetro alla mensa di Borgonuovo che può avere diverse spiegazioni, da quella del ‘gioco’ all’atto di bullismo, dalla volontà di mettere noi in cattiva luce a quella di procurare difficoltà l’amministrazione comunale. Si aggiunge poi che, essendo noi una azienda padronale, non siamo mai stati visti di buon occhio in Emilia Romagna.” E’ l’opinione Flavio Faggion amministratore delegato di Serenissima s.p.a. che gestisce la mensa scolastica di Sasso Marconi. L’azienda è nell’occhio del ciclone poiché nel giro di un mese si sono verificati ben rinvenimenti di materiali vetrosi nei piatti dei bambini. Il primo ha registrato tre casi, due a Sasso Marconi e uno a Borgonuovo. Il secondo, di lunedì scorso, a Borgonuovo. L’amministratore chiarisce comunque che l’azienda vuole vederci chiaro: “Il frammento trovato a Borgonuovo è stato consegnato pulito. Non è sicuro sia stato nel cibo. Provvederemo a commissionare un analisi chimico fisica per capire se il frammento ha macchie di alimenti”. Faggion poi continua: “Dopo il primo episodio abbiamo affiancato alla mensa personale specializzato nel controllo, abbiamo cambiato tutti i fornitori per non dare adito alla tesi che i vetri fossero nei condimenti. Sono stati intensificati i controlli degli ispettori dell’Asl e dell’ente pubblico la cui attività si è sommata alle verifiche delle maestre. Ciò che è accaduto non poteva succedere se non voluto intenzionalmente. Non era comunque possibile fare di più.” Poi conclude: “E’ indispensabile risalire alla vera causa, altrimenti anche un eventuale altro gestore della mensa si troverebbe nella stessa identica situazione”. Intanto una mamma di Fontana, Antonella, si lamenta poiché dal menù dei bambini, in conformità a quanto prescritto dall’Asl, sono state tolte le ministre poiché i condimenti rendono difficile il controllo visivo. La mamma condivide la tesi che tutto sia da attribuire a un boicottaggio, ma i bambini, conclude, debbono avere un pasto completo.

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