L’uomo contestava i pantaloni troppo stretti e provocanti indossati dalla bambina. E’ stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare dai carabinieri.
Foto d'archivio |
La mattina di mercoledì scorso, 21 settembre, i Carabinieri sono intervenuti presso un’abitazione di un quartiere popolare di Alto Reno Terme, dopo aver ricevuto la telefonata di una donna che aveva chiesto aiuto perché era stata picchiata dal compagno al culmine di una lite.
All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato la coppia e i loro 3 figli minori, due
maschi e una femmina, rispettivamente di 6, 10 e 9 anni, tutti visibilmente molto
scossi.
Sentita dai Carabinieri, la donna, 29enne, originaria dell’Est Europa, ha riferito
di aver ricevuto un pugno in faccia dal compagno perché non aveva gradito il
modo in cui aveva vestito la bambina di anni 9, con un paio di pantaloni a suo
dire “troppo stretti e provocanti”, che la madre le aveva fatto indossare prima
di accompagnarla a scuola.
Dopo aver aggredito la compagna, il 37enne, italiano disoccupato, si era adirato anche con la bambina
strappandole di dosso i pantaloni. Accompagnata presso una struttura sanitaria,
la madre, che aveva ricevuto un pugno in faccia, è stata medicata e dimessa con
una prognosi di sette giorni per un trauma contusivo al volto.
La donna ha precisato inoltre di
aver subito altre aggressioni in passato, mai denunciate alle forze di polizia
nella speranza di un cambio di condotta del compagno.
Dopo aver informato dell’accaduto la Procura della Repubblica di Bologna, i
Carabinieri hanno allontanamento d’urgenza l’uomo dalla casa familiare. Il
37enne si trova al momento ospite presso i genitori a Bologna.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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