Commissione medica, 'nuovo progetto per montagna cardioprotetta'
Oltre 400
escursionisti emiliano-romagnoli hanno partecipato alla 'Giornata Nazionale contro
l'Ipertensione Arteriosa in Rifugio', promossa dalla Siia-Società Italiana
dell'Ipertensione Arteriosa dalla Commissione Centrale Medica del Club Alpino
Italiano e dalla Società Italiana della Medicina di Montagna.
L'evento si è svolto in una trentina di rifugi del Cai-Club Alpino Italiano fra cui quelli dell'Emilia Romagna.
Gli escursionisti hanno potuto misurare la pressione, la
frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno, per valutare l'ossigenazione
del sangue alla quota raggiunta e hanno compilato un complesso questionario
che, oltre a contribuire anonimamente alla ricerca, ha permesso loro di
stratificare la propria condizione di rischio cardio-vascolare. Le ricerche
compiute in questo campo hanno dimostrato che la pressione sanguigna si
modifica quando si va in alta quota, già a partire dai 1800-2000 metri, salendo
in maniera significativa sopra i 2500 metri.
Il Cai regionale sta portando avanti nuovi progetti per la
salvaguardia di chi va in montagna. "Già nell'ambito del progetto Rifugi
Cardioprotetti tutti i rifugi Cai in Emilia Romagna sono stati dotati negli
ultimi anni di defibrillatore automatico esterno - ha ricordato il presidente
della Commissione Medica Regionale del Cai, Livio Picchetto - e stiamo
sviluppando, sempre insieme alla Commissione Rifugi, l'ipotesi di una
evoluzione del progetto in 'Progetto Crinale Cardioprotetto', tentando il
coinvolgimento di rifugi di altri enti oltre a quelli del Cai Toscana".
(ANSA).
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