martedì 12 luglio 2022

Bene il protocollo d’intesa fra Bologna e Firenze per il collegamento con la Ferrovia Direttissima ma c’è anche la Porrettana

 


Riceviamo:

 

“II Sindaco di Bologna e quello di Firenze hanno sottoscritto e condiviso a fine giugno un protocollo, con il convincimento che le due città metropolitane confinanti, possano essere considerate come un unico sistema territoriale, stante anche la rete autostradale e la ferrovia ad alta velocità che le collegano. 

In particolare condividendo il tema della sostenibilità, la collaborazione dovrebbe essere incentrata anche nel campo della pianificazione strategica.

A precisa domanda posta nella seduta di  question time in Comune, riguardo la possibilità di contemplare quale collegamento essenziale nei piani di sviluppo tra il territorio tosco-emiliano, anche la Ferrovia Porrettana, nel tratto che da Bologna arriva a Firenze via Pistoia, ho ricevuto risposta negativa.

E’ del tutto evidente che così non può essere, in quanto la prima parte di quel tratto (Bologna-Porretta) risulta ad oggi una delle linee più utilizzate dai pendolari ma anche da coloro che vogliono fruire delle bellezze di quel comprensorio, a livello artistico, gastronomico, sportivo, culturale e beneficiare del comparto termale. La seconda di quella linea invece (Porretta – Pistoia) è candidata a patrimonio Unesco, per il valore architettonico di quel progetto, unico nel suo genere.  La collaborazione dovrà quindi essere per forza  a trecentosessanta gradi, cioè da entrambi i versanti di collegamento tra Emilia e Toscana, comprendendo anche il territorio pistoiese,” riferisce la Consigliera comunale Marta Evangelisti ( nella foto in alto), responsabile per Fratelli d’Italia anche della Area  metropolitana Montagna.

A rincarare le sollecitazioni è anche Marco Lisei ( nella foto accanto), capogruppo dello stesso partito in Regione, il quale evidenzia come “proprio l’Emilia Romagna professa di voler incentivare il trasporto su ferro, facendone espressa menzione in tutti i piani dei trasporti e della mobilità adottati in questi ultimi anni. Sarebbe dunque opportuno che in un contesto a vocazione turistica quale è quello dell’Appennino tosco – emiliano, si pensasse al potenziamento della linea ferroviaria, sia per ovviare alle oggettive difficoltà rappresentate in quel contesto dalle infrastrutture stradali – che penalizzano anche   studenti e lavoratori-  sia per favorire un indotto turistico, da Bologna a Firenze, che transita anche da questo versante”.

“E’ del tutto evidente” concludono entrambi” come ciò si potrà realizzare solamente se la Regione prevederà sulla tratta Bologna-Porretta corse cadenzate ogni 15 minuti e, soprattutto, anche  corse notturne, al fine di poter permettere la partecipazione ad eventi serali in città o in montagna – per quanto riguarda il comparto turistico e culturale, ma anche la possibilità di spostarsi, a tali orari, anche per lavoro”. Al fine di vedere esaudite queste  richieste, entrambi i consiglieri, Evangelisti per il Comune di Bologna e Lisei per la Regione Emilia Romagna, hanno provveduto al deposito di due distinte interrogazioni, nei rispettivi Enti di competenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cadenzamento ogni 15' su una linea a binario unico con stazioni a 10 km una dall'altra e vel. max di 70 km/h ?!?
E dove incrocerebbero i treni? In fondo al Reno ?
Questi sanno qualcosa di ferrovie come Giovanni Rana ne sa di fisica quantistica.