Il colpevole e voluto disimpegno per la mobilità in Appennino è ormai un chiaro messaggio ad andarsene
di Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana
Nella giornata di sabato 26 giugno 2021
Da Porretta: 17740 delle 07:18, ritardo di 40
minuti;
17742 delle 07:50,
ritardo di 25 minuti
17744 delle 08:10, cancellato
da Porretta a Riola
Da Bologna: 17733 delle 06:30, cancellato da Riola a Porretta (aveva 40 minuti di ritardo);
7735 delle 07:04,
ritardo di 44 minuti;
17743 delle 09:04,
ritardo di 31 minuti.
I disservizi sono stati causati dal guasto al
passaggio a livello di Riola che ha interrotto tutte le linee di comunicazione
della Valle del Reno, vista la contemporanea chiusura del tunnel stradale sulla
SS.64. Un guasto o forse un danneggiamento? Non lo sappiamo perché, con
l’avallo della regione, RFI non eroga più informazioni ai comitati dei
pendolari della nostra regione che devono rivolgersi a Trenitalia Tper che
funge da intermediario.
Pur riconoscendo la grande disponibilità di TTX,
appare incomprensibile la mancanza di un canale informativo diretto. Giovedì
24, RFI aveva riattivato la linea in ritardo, cagionando forti ritardi e
cancellazioni negli orari di punta del mattino dei pendolari.
Per
rispettare gli impegni di lavoro, numerosi utenti sono stati costretti prendere
l’automobile aumentando le gravose colonne di auto causate dalla temporanea
chiusura del Tunnel di Riola e del ponte sul Reno a Sasso Marconi.
Venerdì 25, l’ennesimo guasto alle infrastrutture di
Riola, ha causato gravi ritardi al mattino con ritardi e soppressioni sempre e
costantemente negli orari di punta; nel tardo pomeriggio c’è stato un ulteriore
disservizio al PL di Riola: probabilmente un’auto ha urtato le sbarre. Da anni denunciamo
che le segnalazioni visive e acustiche in prossimità dei PL sono diventate
insufficienti, visto che le sbarre vengono ripetutamente abbattute, ma la
nostra denuncia risulta caduta nel vuoto e l’unica risposta è stata che tutto è
a norma di legge e gli automobilisti sbadati e distratti saranno severamente
multati a norma del codice della strada. Peccato che ai numerosi pendolari
coinvolti dai ritardi servano interventi e soluzioni più efficaci di
prevenzione, perché con le sole multe non si arriva al lavoro in orario.
Abbiamo fatto tantissime (inutili) riunioni ma la situazione non cambia, siamo
condannati a subire improvvisi disservizi alle infrastrutture e non appare
alcuna prospettiva che la situazione possa cambiare e si percepisce un diffuso
stato di generale inerzia.
4 commenti:
I responsabili di questi disservizi...in galera!
Non lo vogliamo capire ma dobbiamo usare l'auto !
E' un progetto attuato in tutto il mondo..rendere difficile la vita ai suburbani per far si che si concentrino nelle città, così che possano meglio essere controllati, cercate notizie di come i suburbs vengano osteggiati e avrete le conferme, resistete fuori dalle città.
L'urbanismo è un problema mondiale: inferni multitutto di genti sempre più accatastate.
Le città consumano risorse prese dalle zone rurali e ivi trasferiscono i loro rifiuti.
Il peso politico delle zone rurali è sempre minore e quindi anche le risorse per le infrastrutture.
Trovo inconcepibile questa tendenza all'abbru(t)timento urbano. Sempre più persone sono masosadiche, hanno le rotelle fuori posto.
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