Ponte Albano e il caseggiato che lo affianca pagano il prezzo più alto per la chiusura del vicino ponte Leonardo da Vinci ( nella foto). Il traffico che attraversa la borgata si è moltiplicato, le file di mezzi in sosta per attendere la riapertura del vicino passaggio a livello si sono notevolmente allungate. I due fattori peggiorano in modo rilevante la qualità dell'aria con comprensibile disagio per i residenti e per il commercio: la fruibilità risulta appesantita e a volte impedita. Se su uno dei temi posti all'attenzione delle pubbliche autorità, ' la capacità del ponte di sostenere il lavoro e il peso aggiuntivo in sicurezza', si è provveduto con la riorganizzazione della viabilità per il traffico pesante e con l'incarico a uno studio tecnico di monitorare con frequenza la struttura per individuare e risolvere eventuali criticità, quello della qualità dell'aria rimane ancora un problema non quantificato con dati e quindi non affrontato, se necessario, con adeguati provvedimenti.
Del problema 'qualità dell'aria' si è fatto portavoce il comitato sorto a seguito dei cambiamenti dovuti al 'Ponte Leonardo da Vinci' e il componente Ubaldo Radicchi ( nella foto) di Legambiante non ha mancato di sollecitare a più riprese gli amministratori comunali. “Quando abbiamo cercato la collaborazione tecnica di Arpae per rilievi sulla qualità dell'aria, l'organismo regionale precisò che non disponeva delle risorse necessarie”, riferisce Radicchi. “Ci fu detto che tutte le strumentazioni per la classificazione della qualità dell'atmosfera erano impegnate in pianura. Il problema però permane per cui abbiamo sollecitato gli amministratori locali perchè siano messe in campo tutte le risorse presenti in loco, anche quelle private, per arrivare a un quadro completo della situazione ambientale e quindi agire di conseguenza. Rilevo”, egli dice, “la grande disponibilità degli amministratori comunali, ma aspettiamo che si passi presto dalla buona volontà ai fatti. Noi comunque non desisteremo nella nostra legittima richiesta”.
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