di Marco Leoni
GLI STOICI : La Fisica e l’Etica
( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )
La scuola stoica è una delle scuole post aristoteliche che avrà una eco anche nell’età romana.
La filosofia degli stoici si divide in Logica, Fisica ed Etica.
FISICA
Il punto di partenza della physis, del cosmo, della natura per gli stoici è che la natura è un ordine immutabile razionale, è un ordine totale improntato all’equilibrio, alla razionalità.
Il mondo è perfettamente necessario, per gli stoici la natura è retta da una necessità globale complessiva. Siamo in presenza di una visione dell’universo panteistica, tutto è Dio, Dio è tutto, tutto è ragione, ogni cosa è intrisa di ragione e la ragione è in ogni cosa, questa è l’idea forte e anche originale del panteismo stoico.
Secondo gli stoici, e qui c’è un recupero da Aristotele, la natura è animata da due principi, uno attivo e uno passivo, che sono legati intrinsecamente l’uno all’altro. Vuol dire che la materia al contempo è inerte, come una pietra o un sasso ma è anche intrisa di una forza attiva che è la ragione .
La ragione anima la natura, anima l’universo che è composto da materia animata dalla ragione. La materia sarebbe inerte, immobile se non fosse animata da una Forza attiva e questa forza attiva viene appunto definita Ragione. C’è una sorta di LOGOS universale che gli stoici chiamano PNEUMA VITALE .
La ragione e la materia, il principio attivo e la ragione sono uniti in maniera indissolubile, non c’è una materia che vive separata dalla ragione, non c’è una razionalità che vive separata dal corpo.
La dimensione corporea materiale e corporea razionale sono una unica dimensione che caratterizza appunto la materia: la Natura è animata da una forza che gli stoici chiamano RAGIONE UNIVERSALE .
Il Dio degli stoici è una ragione universale, cioè la forza che anima tutto, gli stoici lo chiamano un SOFFIO VITALE, PNEUMA e questo pneuma penetra ogni parte della Natura.
Dunque la materia è intrisa di ragione intrisa di Dio, Dio è in tutte le cose tutte le cose sono in Dio .
Ecco la visione panteistica degli stoici: non c’è un Dio trascendente esterno, Dio è immanente coincidente con la Natura .
Il panteismo ha una immanenza totale, Dio coincide con tutto l’ordine del cosmo e dunque ogni parte dell’universo è un prodotto della ragione, c’è un seme universale, la ragione, che permette a tutti gli altri semi di diventare alberi , alle piante di sbocciare, c’è una inseminazione razionale, il fuoco pneuma vitale.
Una visione del mondo molto bella e suggestiva: il mondo vive animato da questo spirito vitale da questo pneuma da questo Fuoco, vive ma si trasforma si consuma fino alla grande deflagrazione, un’esplosione finale o implosione e tutto ricomincia perché la materia rimane e nuovamente è rianimata, compenetrata dal logos universale e i mondi rinascono.
Una ciclicità dei mondi che gli stoici recuperano da un grande presocratico filosofo di Mileto che è Anassimandro , la ciclicità dell’universo .
Il logos di cui parliamo non è un logos individuale, la ragione dell’uomo, ma un logos universale.
Dunque il mondo è ciclico e tutto nel mondo è retto da questa ragione universale. E' un mondo governato da una provvidenza , logos ragione , divina: le cose avvengono perché devono razionalmente avvenire e Dio è Ragione non come creatore della materia, è la ragione che anima, plasma sospinge la materia e la plasma la anima in modo razionale infallibile.
L’ordine del mondo è quello che deve essere, c’è una identificazione tra Dio la ragione e il mondo .
Per gli stoici quello che deve accadere accade quello che razionalmente deve avvenire razionalmente avviene .
Dunque se il mondo è perfetto e necessario il male non esiste ?
Tutto quello che deve accadere accade pertanto tutto ciò che accade è giusto?, NO gli stoici non negano assolutamente il male ma pensano che il male sia indispensabile affinchè ci sia il bene, la malattia è indispensabile affinchè ci sia la salute, l’inimicizia è indispensabile affinchè ci sia l’amicizia, il piacere per la vita c’è perché c’è la paura della morte, dunque il male è necessario al bene. Teoria molto forte, dura da accettare però è una realtà che ti dice che il bene coesiste con il male, che il male nutre il bene e il bene fa sì che ci sia il male , bisogna che esistano i contrari, i contrari si autoreggono .
Appoggiando due contrari, la malattia e la salute, essi stanno in piedi perché si sostengono a vicenda: perché ci sia il freddo è indispensabile che ci sia il caldo, perché ci sia il giusto è indispensabile che ci sia l’ingiusto, il giusto e l’ingiusto danno l’idea di Giustizia . Noi aspiriamo ad amare perché non sempre la nostra vita è caratterizzata dall’amore.
Dunque questo universo panteistico è un universo necessario e dentro questo universo necessario ci sono appunto gli opposti .
E’ un panteismo che però non esclude ovviamente il politeismo: dire che sono panteisti non vuol dire che non credono a nessun Dio, anzi il panteismo è tendenzialmente più avvicinabile al politeismo .
Il panteismo esclude un monoteismo creazionista possiamo dire, ma il politeismo può sciogliersi nel panteismo perché ogni divinità può rappresentare una parte del tutto: la saggezza , la guerra, il coraggio, la bellezza sono tutte divinità. Cosa hanno fatto i greci , hanno divinizzato qualità e paure, sono tutte divinizzazioni di aspetti naturali, dunque politeismo e panteismo possono convivere anche eventualmente coincidere.
ETICA
Per arrivare all’etica bisogna usare bene alcuni termini, soprattutto il termine di anima perché l’uomo ha un’anima ma l’anima dell’uomo rimanda all’anima del mondo e secondo gli stoici c’è un’anima del mondo, questo soffio vitale, che appunto vivifica permea e questa anima del mondo è ciò che collega tutto, compreso l’uomo.
Noi uomini abbiamo un’anima e la nostra anima è una parte dell’anima del mondo e dunque questa nostra anima, composta dalla ragione e dai sensi, è un’anima che abbraccia l’anima del mondo .
Nel mondo c’è sensibilità e qui bisogna ritornare ad Aristotele.
L’anima si divide in tre parti : vegetativa , sensitiva , intellettiva. Qua l’anima si divide in anima che è ragione che è sensi che è sperma che è riproduzione che è linguaggio .
Che cos’è dunque l’uomo , cosa fa l’uomo in questo mondo?
L’obiettivo dell’uomo è quello di essere libero , ma essere libero per gli stoici può sembrare un paradosso e in parte lo è: significa accettare l’ordine razionale del tutto .
Essere liberi significa vivere in maniera autonoma essendo causa di sé stessi dentro questo mondo , cioè significa scegliere la razionalità del tutto .
Come deve vivere lo stoico? Deve seguire due principi per entrare in armonia con la natura , deve seguire l’istinto e seguire la ragione. Negli istinti naturali, deve mangiare , bere , dormire , riprodursi e devono essere ben esercitate questa funzioni vitali perchè stare in armonia con la natura vuol dire stare bene col proprio corpo (e qui fate un collegamento con Epicuro): non sta bene col proprio corpo chi decide di non mangiare, l’anoressico ad es., o il bulimico, o l’obeso, o l'alcolista o il tossicodipendente Casi estremi. Stare bene col proprio corpo vuol dire seguire gli istinti del cibarsi , del bere ecc. ma senza essere dipendente da essi, l’uomo è libero quando dipende da sé .
Se tu sei un alcolista non dipendi da te stesso ma dipendi dall’alcol , se tu sei un tossicodipendente dipendi dalle sostanze tossiche che devi assumere, le dipendenze sono le nemiche della libertà , se sei un erotomane dipendi dagli istinti sessuali.
Dunque sì riprodursi , sì mangiare , sì bere , sì dormire ma nella maniera adeguata, ponderata, razionale della natura .
Secondo principio da seguire è la ragione: l’uomo non è solo istinto l’uomo è ragione, l’uomo deve accordare sé stesso con la natura , perché è la ragione che deve porci dei limiti ed è la ragione che ci deve dire 'uomo, donna, ragazzo, ragazza vivi secondo natura , vivi in armonia con essa. Zenone diceva che l’uomo che vive in armonia con sé stesso vive in armonia con la natura, bellissimo .
Innanzitutto l’equilibrio naturale uno deve cercarlo con sé stesso, così lo troverà col mondo, dunque con la natura, impegnandosi e sforzandosi.
Allora sei stoico cosa vuol dire ?
Ti stai sforzando, stai provando ad andare anche al di là delle tue debolezze perché vuoi trovare l’equilibrio, in questo caso vuoi trovare l’armonia con l’ordine naturale delle cose.
Il dovere è alla base dell’etica umana , quella degli stoici è un’etica del dovere. Ecco perché l’etica degli stoici, come quella epicurea che viene detta un’etica della rinuncia, della moderazione sono etiche difficili da portare avanti oggi che viviamo in un mondo della facilità , del vizio , del disimpegno. Il mondo della velocità, del consumo ci porta un po’ lontano da queste forme molto molto impegnative che partono dall’idea che la felicità sia un equilibrio. Ma l’equilibrio implica una tempistica molto più allargata per essere felice.
Così Cleante pregava : 'conducetemi o Giove e tu destino (Giove è il Dio e il destino è l’ordine razionale), ovunque da voi sono destinato e vi servirò senza esitazione giacchè anche se non volessi vi dovrei seguire ugualmente da stoico' .
Fine 1° parte
Nessun commento:
Posta un commento