Povero
non è chi possiede poco, ma chi desidera di più
Mi
trovavo in un’area di servizio dell’autostrada del Brennero
quando decisi di prendere il solito biglietto della LOTTERIA ITALIA
che ogni anno acquisto, per tradizione, prima delle feste di fine
d’anno , come compro il panettone.
Davanti
a me un signore con tono scherzoso chiede un biglietto dicendo:
“voglio un biglietto e faccia in modo che non sia vincente, io sono
già ricco”!.
Abbiamo
tutti sorriso, ma la cosa mi ha fatto riflettere.
Io
non ho mai vinto nulla nella mia vita e il biglietto della lotteria
ITALIA è l’unico approccio con la Dea Fortuna: le mie perdite al
gioco si limitano a 5 euro annui.
Ho
anche la certezza di non vincere mai,ma la cosa non mi turba più di
tanto anzi mi rende felice.
SENECA
dice :”POVERO NON E’ CHI POSSIEDE POCO, MA CHI DESIDERA DI PIU’”.
Io mi basto, non chiedo altro di quello che ho.
Mi
pongo quindi il problema di una mia eventuale vincita:come
affronterei la cosa?. In famiglia non tutti la pensano come me e
sarebbero ben felici di spartirsi il premio.
I
giovani, in particolare, sono pieni di desideri, ma siccome sono
spesso desideri e non necessità primarie favorendoli li DERUBEREI
del piacere della conquista e finirebbero per divenire veramente
POVERI desiderando sempre di più.
Soluzioni
ce ne sarebbero tante: investire in scuole e ospedali, aiutare gli
indigenti per favorire la salute e l’istruzione di tanti giovani
affinchè possano affrontare la loro vita con quella sicurezza e
sapienza che è indispensabile al vivere dignitosamente.
Questa
scelta sicuramente provocherebbe qualche problema all’interno della
famiglia, ma se la semina di amore e generosità è stata giusta
sicuramente, magari col tempo, verrà compresa.
E
allora?
Continuerò
a comprare il biglietto anche negli anni futuri perchè le TRADIZIONI
SONO TRADIZIONI ed io alle tradizioni ci tengo.
Nonna
Gegè
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