Si
è chiuso un anno intenso per il comune appenninico che ha visto
numerosi interventi sul fronte paesaggistico e ambientale per un
territorio bello ma anche terribilmente fragile. L’amministrazione
però sottolinea anche gli sforzi in ambito sociale
di
Carmine Caputo
L’amministrazione
comunale di San Benedetto Val di Sambro ha colto l’occasione delle
feste natalizie per tracciare un bilancio di questi primi mesi del
secondo mandato della giunta guidata da Alessandro Santoni.
Sul
fronte dell’organizzazione interna, il comune è intervenuto per
modificare il funzionamento delle commissioni consiliari e delle
consulte di frazione. Sono state infatti accorpate tre commissioni
creandone una unica, la cui presidenza è stata assegnata ai gruppi
di minoranza: in questo modo si è ottenuto un risparmio di spese per
l’ente, perché i componenti da 9 passano a 5. Sempre seguendo la
logica di garantire le minoranze, è stata assegnata loro la
presidenza di 5 delle 9 consulte di frazione.
L’anno
che si è chiuso ha visto inoltre il rilancio del centro del Centro
Diurno di Comunità di Sant'Andrea che oggi, grazie anche alla
collaborazione con il Distretto dell’Appennino bolognese, ha
aumentato i servizi indirizzandoli ad una molteplicità di utenti:
non solo assistenza agli adulti disabili, infatti, ma anche servizi
di tipo socio-occupazionale per questi ultimi e attività di
socializzazione ed educative per persone con fragilità sociale.
Sul
fronte delle tariffe, in continuità con gli esercizi precedenti, si
registra un calo generale della TARI per tutte le utenze, domestiche
e non domestiche. Coerentemente poi all’adesione alla rete
nazionale dei Comuni Amici della Famiglia, sono state inserite
agevolazioni tributarie e tariffarie per le famiglie numerose,
agevolazioni che vanno a sommarsi con con gli sconti rivolti a tali
nuclei da parte di diverse attività locali che hanno aderito al
progetto.
Non
sono mancati poi gli interventi sul fronte del dissesto idrogeologico
che purtroppo in Appennino rappresentano la quotidianità, gestiti
spesso in tandem con l’Unione dell’Appennino: a Montefredente,
dove è stato stabilizzato del movimento franoso vicino l'abitato di
Lucchio; a Bacucco, dove è stato ripristinato
l'attraversamento del torrente Sambro dopo le piene di novembre; a
Golfenara, dove con si è intervenuti per stabilizzare
un’altra frana. Il Protocollo d'Intesa tra Regione, Consorzio di
Bonifica Renana, HERA e SETA Srl ha poi consentito di intervenire a
Castel dell’Alpi; e poi ancora a Pian del Voglio,
dove si è intervenuti per la sistemazione e regimazione di diversi
corsi d'acqua
Sul
tema sicurezza dell'abitato di Ripoli sono proseguiti i monitoraggi
del versante e delle abitazioni. Sono state ultimate tutte le
procedure di proposta di indennizzi per il 2019 a favore dei privati:
un risultato notevole visti anche i numeri (227 domande complessive).
Ovviamente
non si guarda solo al passato: nel 2020 a Castel dell'Alpi saranno
eseguiti due interventi di manutenzione e pulitura dei fondali
rispettivamente per 210 mila e 340 mila euro, previsti per la
primavera e l’estate. Seguendo il solco tracciato nell'anno appena
concluso, proseguiranno i lavori sulle briglie di monte del fiume
Savena, necessarie per ridurre il trasporto di detriti nel lago.
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