Dubbio
segnala
L'assessore
alle Politiche per la salute della regione Emilia-Romagna, Sergio
Venturi, rileva il problema di garantire la presenza dei medici di
famiglia in tutti i territori montani, spiegando che "alcuni
medici, pure avendo scelto una zona carente, hanno rinunciato ad
aprire lo studio".
Venturi ( nella foto)
evidenzia quindi che "nei prossimi mesi è prevista
l'assegnazione di eventuali carenze ancora non coperte ai medici
frequentanti il corso di formazione triennale", sostenendo
inoltre che “negli ultimi anni abbiamo incrementato il numero di
posti nel corso triennale di medicina generale (passando dalle 80
unità nel triennio 2017-2020 alle 167 nel triennio 2018-2021, fino
alle 210 unità nel triennio 2019-2022)”.
Venturi
inoltre precisa che sono state assegnate le prime zone carenti e per
quelle residuali a inizio novembre e' prevista una seconda chiamata,
"con una procedura che vede la partecipazione anche di medici
inseriti nelle graduatorie di altre regioni e dei medici in possesso
del titolo di formazione specifica in medicina generale".
Comunque
“a livello regionale il rapporto ottimale medico-popolazione e'
rispettato in tutti gli ambiti territoriali- afferma Venturi- e il
numero di medici presenti in graduatoria e disponibili
all'accettazione delle zone carenti negli ultimi anni e' risultato
costantemente e significativamente superiore al numero delle zone
carenti assegnate". Restano pero' alcuni ambiti in cui "le
carenze si susseguono nel tempo- spiega Venturi - perche' i medici
che hanno scelto o che potrebbero scegliere una determinata zona
decidono di soprassedere e non aprire lo studio”.
Venturi
annuncia che è in programma una riunione della Conferenza delle
Regioni con il ministero della Salute, per parlare proprio della
carenza di medici e “confidiamo che anche il confronto con i
sindacati di categoria possa essere proficuo”.
Nessun commento:
Posta un commento