martedì 17 settembre 2019

Infermiera 27enne aggredita dal figlio del paziente all’ospedale Maggiore di Bologna.

Ancora un’aggressione al Pronto soccorso. Ieri sera, mentre stava per praticare un’iniezione ad un paziente rimasto ferito in un incidente stradale, è stata aggredita dal figlio dell’uomo che è stato poi denunciato dai Carabinieri


Il signor Dubbio invia

Stava per praticare un’iniezione ad un 55enne rimasto, coinvolto in un incidente stradale, quando il figlio, sentendo le urla e i lamenti del padre sdraiato sul lettino del Pronto Soccorso, ha aggredito l’infermiera di 27 anni, strattonandola e provocandole abrasioni e lesioni giudicate guaribili in una settimana. Il giovane 30enne campano, residente in città, è stato denunciato, per interruzione di pubblico servizio. Nuovo episodio di violenza ai danni del personale in servizio all’Ospedale Maggiore di Bologna. Mentre si stanno valutando le soluzioni di mettere in campo per garantire l’incolumità di chi opera in corsia, nei triage e nei reparti delle strutture sanitarie – l’ultimo tavolo di confronto si è svolto in Regione il 10 settembre – ieri sera sono dovuti intervenire i Carabinieri, allertati da una collega dell’infermiera poco prima delle 20. La 27enne mentre stava per praticare una puntura di antidolorifico al paziente, che dopo un incidente stradale aveva riportato alcune contusioni e fratture, è stata aggredita dal figlio dell’uomo che l’ha strattonata e spintonata. I militari dell’Arma, giunti sul posto, hanno denunciato il giovane e hanno invitato l’infermiera a sporgere querela per le lesioni subite. Al vaglio di viale Aldo Moro, che ha avviato un confronto con i sindacati per la sicurezza di medici e operatori, ci sono le linee di indirizzo per rafforzare la vigilanza nelle strutture e nei reparti, formare gli operatori e anche avviare campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini.


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