giovedì 19 settembre 2019

La strage Marzabotto nei murales di 'Pennelli Ribelli'

Tornano gli street artist internazionali

Da ANSA
 
Ritorna 'Pennelli Ribelli', la manifestazione in cui street-artist internazionali dipingono i muri di Marzabotto in concomitanza con le giornate della strage del '44. Gli edifici della vallata del Reno, nel Bolognese, diventano così "luoghi nei quali non solo si commemora ma si produce azione artistica e simbolica, la strage di Marzabotto ci ricorda quelle quotidiane che avvengono nel Mediterraneo", spiegano gli organizzatori, Alex Sabattini, Andrea Casciu e Giulio Campana. Grazie ai murales di Ericailcane, Kiki Skipi e Guerrilla Spam, la frazione di Lama di Reno è entrata nel circuito Bologna Welcome, riconosciuta come luogo rilevante della street art italiana. In questa settimana gli artisti stanno completando le opere dedicate alla strage, che saranno svelate in una festa finale il 21 settembre. Tra gli artisti di quest'anno figurano Bastardilla, Sardomuto, Run, Skan e Giulio Vesprini. I muri dipinti sono di case private lungo la via Porrettana, visibili a grande distanza.
   

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che ci sia una bella differenza fra il giusto rispetto per le vittime dell'eccidio, da sempre commemorate anche in modo ufficiale, e una pesante, continua e ossessiva manipolazione della memoria per fini politici (a presto le elezioni regionali!). Trovo quest'ultima penosa e avvilente, come lo sono le discusse BARE assurdamente disseminate per tutto il centro del paese, come se da Marzabotto non si dovesse uscire mai con un pensiero di leggerezza. Cosi' sono questi lugubri accanimenti che non fanno giustizia al passato e ammorbano il presente.

Anonimo ha detto...

Sono completamente d'accordo con l'anonimo del 19 sett. 21,20: la " commemorazione " è l'unico chiodo fisso nelle menti plagiate dei marzabottesi i quali restano attaccati come sanguisughe a una visione antistorica e negazionista dei fatti , ormai accertati da documenti e testimonianze incontestabili. E l'immagine ripetitiva del " lupo " raffigurato su tutti i muri accessibili, prova quanto sia infantile la mentalità marzabottese , come quella di bambini a cui è stata raccontata una storia troppo truculenta e che ritorna nei loro incubi notturni ! Soggetti perfetti per un indottrinamento perenne e un appiattimento robotico !