E'
stato inaugurato oggi, sabato 2 febbraio, a Marzabotto il restauro
per il recupero conservativo del cimitero di Casaglia a Monte Sole.
Il piccolo angolo consacrato, al centro di Monte Sole, fu testimone
di uno dei più tragici episodi dell'eccidio dell'autunno del '44 ad
opera dell'esercito tedesco. Le SS prelevarono dalla vicina chiesa
parrocchiale coloro che vi si erano rifugiati per pregare e nella
convinzione di aver raggiunto un porto franco per salvarsi dalla
rappresaglia in atto. I soldati invece trasferirono tutti, poco
meno di cento persone per lo più donne, vecchi e bambini, nel vicino
cimitero e dopo aver posizionato una mitragliatrice all'ingresso,
fecero fuoco sul gruppo.
Il piccolo cimitero custodisce le tombe di
Don Dossetti e di Mons. Luciano Gherardi.
La
recinzione muraria del piccolo camposanto mostrava da tempo zone di
cedimento per cui si è provveduto, con il contributo determinante
della Repubblica Federale Tedesca, al suo completo rifacimento, nel
più scrupoloso rispetto della tipologia della struttura: i mattoni
sono stati smontati e numerati per riposizionarli poi nella posizione
originaria.
Ha
diretto il programma celebrativo dell'inaugurazione il presidente
dell'ente parchi, Sandro Ceccoli ( nella foto), che ha anche presentato un breve
filmato in cui è riporta la testimonianza di una delle
sopravvissute a quell'eccidio, Cornelia Paselli, che rimase ferita e,
riparata dai corpi degli altri sventurati, si salvò.
L'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, il sindaco Franchi e la presidente Saliera |
Quindi è
intervenuto il sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, che ha
ricordato come il cimitero di Casaglia sia uno degli oltre cento
reperti che fanno parte del museo storico a cielo aperto del parco di
Monte Sole. A tal proposito, dopo aver ringraziato la Repubblica
Tedesca per la sensibilità dimostrata nel seguire concretamente
l'azione di recupero e di testimonianza di Marzabotto, ha lanciato
l'invito a partecipare a un'ulteriore intervento, quello di
Sperticano dedicato a don Fornasini, uno dei 5 testimoni uccisi
allora dai tedeschi.
Significativo
l'intervento dell'ambasciatore tedesco in Italia , Viktor Elbling
che, sfoggiando un italiano completo e appropriato, ha sottolineato
come sia difficile per lui, tedesco, partecipare a celebrazioni come
quelle legate a Monte Sole Ha poi sottolineato che Monte Sole è
soprattutto un luogo ' di memoria e quindi di futuro'. “Non
dobbiamo fare diventare questa storia un mito da relegare a una
realtà lontana,” ha detto. “La memoria va ricostruita ogni
giorno e si deve lottare per un futuro comune per costruire l'Europa
di cui abbiamo bisogno”. La presidente dell'assemblea legislativa
regionale, Simonetta Saliera, ha aggiunto, riferendosi ai fatti
legati a episodi di guerra a lungo taciuti, se non negati: “Di
verità e di memoria ne hanno bisogno le nostre democrazie . Il
cimitero di Casaglia allora fu profanato e oggi è una presenza che
ci porta a meditare su ciò che è stato fatto poiché può
ripetersi”. Erano presenti, fra i tanti, anche i sindaci degli
altri comuni coinvolti in Monte Sole: Graziella Leoni per Grizzana
Morandi e Marco Mastacchi per Monzuno.
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